I bivacchi in montagna sono essenziali, in pochi però sanno a cosa servono davvero: facciamo un po’ di chiarezza insieme.
Chi ama l’alta quota saprà magari più che bene cosa sono i bivacchi di montagna, ma poiché repetita iuvant come dicevamo i latini, spiegare in poche righe cosa sono non guasta mai. Anche perché la loro presenza in montagna si spiega proprio grazie alla loro utilità che invece non tutti hanno chiarissima. Ma andiamo con ordine.
Con bivacchi di montagna si intendono dei ricoveri di emergenza pensati proprio per offrire riparo a chi si trova in difficoltà in un determinato momento. Una tormenta improvvisa ad esempio, può interrompere il proprio iter e il bivacco rappresenta quell’ultima spiaggia per stare al sicuro. Ma cosa più importante di tutte, non si tratta di rifugi gestiti.
A differenza, infatti, delle strutture ricettive più classiche, i bivacchi sono strutture emergenziali, motivo per cui non solo sono sempre aperti e incustoditi, ma hanno anche un aspetto molto spartano e poco ospitale. Se si vuole trascorrere una notte in montagna con tutti i comfort del caso e magari un bel camino scoppiettante, i bivacchi sono da escludere a priori. Anzi, a dirla tutta, a meno che non ci sia un’emergenza in corso, non andrebbero proprio usati.
Non solo emergenza: a cosa servono (anche) i bivacchi di montagna
Come abbiamo detto prima, infatti, i bivacchi di montagna nascono come rifugi temporanei in casi di emergenza, motivo per cui è sempre meglio lasciarli liberi a meno che non si stia affrontando un pericolo o una criticità. Ma non solo. Dopo averli utilizzati è buona creanza lasciare in ordine, pulire e portare via i rifiuti. E nel caso in cui si sia usata la stufa a legna (ove presente) si dovrebbe anche sostituire la legna usata con altra.
Nella maggior parte dei bivacchi poi si possono trovare inclusi tra i servizi essenziali:
- Brande con materassi e coperte;
- Un tavolo;
- Una panca o degli sgabelli;
Non è detto invece che ci siano delle coperte. Per questioni igiene e anche per evitare di sentire fin troppo freddo, meglio portare un proprio sacco a pelo. Anche perché non sempre il bivacco è dotato di una stufa o un fornelletto a gas che, oltre a riscaldare, sono essenziali per cuocere il cibo. Ultimo aspetto da tenere in considerazione, i bivacchi non dispongono di elettricità, meglio quindi attrezzarsi con candele o ancora torce.
Ma sai però che il bivacco di montagna serve anche ad altro? Oltre a ospitare, infatti, alcuni sono collocati lungo i percorsi di trekking, così da essere usati come punti tappa. Altri, invece, sono vicini alle pareti rocciose così da fungere da base d’appoggio per gli scalatori. Ne eri a conoscenza?