Sono in molti a sognare di alloggiare in uno dei rifugi alpini più belli del mondo, ma per raggiungerli serve impegno e allenamento.
I rifugi alpini sono il simbolo della contemplazione, dell’isolamento dal mondo frenetico e dell’unione tra cielo e terra. Ma quando sono nati i primi rifugi di montagna? Secondo gli storici, il primo rifugio alpino fu costruito nel lontano 1785 sul Monte Rosa, per dare un appoggio a coloro che lavoravano nelle miniere d’oro. Tuttavia, il primo rifugio nato per ospitare gli escursionisti fu realizzato nel 1866 sul Monviso, e si chiamava Alpetto.
Quest’ultimo rimase in attività fino al 1905, quando fu sostituito da un edificio moderno. Il rifugio più longevo d’Italia, tuttora in attività, è il Giuseppe Garibaldi costruito sul Gran Sasso, ad un’altezza di 2.231 metri.
Tutti coloro che amano il trekking in montagna non possono fare a meno dei famosi rifugi alpini, poiché sono delle strutture fondamentali per rifocillarsi e riposare. Fortunatamente, l’Italia pullula di rifugi, ma non tutti sono raggiungibili con poca fatica. Alcuni dei quali possono essere raggiunti solo con un duro allenamento alle spalle. Uno dei rifugi abbastanza faticosi da raggiungere è sicuramente il Marchesini-Federici al Pagarì, situato a 2.627 metri di altitudine. Per la precisione è collocato sulla Catena montuosa delle Alpi Marittime, nelle vicinanze del Comune di Entracque in provincia di Cuneo.
Questo edificio costruito in alta montagna tra il 1912 e il 1913, è molto importante per tutti gli escursionisti del Monviso e del Gran Paradiso. Chiaramente, non è facile raggiungerlo, poiché bisogna percorrere un tragitto tortuoso per circa 4 ore e mezza. Continuando la lista degli edifici montani per gli escursionisti, si trova il rifugio capanna Regina Margherita realizzato nel 1893, all’altezza record di 4.556 metri di altitudine. Infatti, questo bellissimo rifugio è ancora oggi il più alto d’Europa, e al suo interno possono alloggiare 70 alpinisti. Inoltre, è in grado di trasformarsi anche in una base scientifica in alta montagna.
Ciò che preoccupa maggiormente tutti gli escursionisti è il tragitto da percorrere per raggiungerlo: solo gli alpinisti più esperti possono compiere una simile impresa. Tuttavia, ci sono tre modi per arrivarci, ma sono tutti molto complicati. Un altro rifugio estremamente complicato si trova sul Monte Rosa, ed il Rifugio città Mantova realizzato nel 1984 a quota 3.498 metri. Si tratta di una struttura capace di ospitare 80 alpinisti, e per raggiungerla bisogna percorrere un tragitto di circa un’ora. Chi volesse arrivarci con il trekking dovrebbe affrontare un percorso di 2 ore e mezza.
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