Alpinismo

Maurizio Zanolla: chi è “il mago” della montagna soprannominato anche “Manolo”

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Giuliana Presti

Maurizio Zanolla, conosciuto con il nome d’arte “Manolo“, è un alpinista italiano e uno dei pionieri dell’arrampicata libera in Italia. Zanolla è soprannominato anche “il mago della montagna”, proprio per il rapporto che ha con la natura e per il suo grande talento nelle scalate soprattutto senza protezioni. L’alpinista ha ricevuto ad agosto dell’anno scorso il riconoscimento di “personaggio dell’anno”, durante il festival di Sagron Mis che ruotava attorno al tema: “Storie dell’Alpinismo, 150 anni di tours, ascensioni e visioni verticali”.

Ho sempre cercato un equilibrio nella vita. La montagna è stata un modo di evadere, di crescere“, raccontava Manolo qualche anno fa.

Chi è Maurizio Zanolla, detto “Manolo”

In montagna a volte per fare un passo avanti ne devi fare due indietro. Capita di aspettare un anno per progredire di qualche centimetro. Parlare di arrampicata in un mondo così frenetico è quasi anacronistico“, diceva Zanolla durante una delle sue interviste.

Maurizio Zanolla, l’eroe dell’arrampicata italiana, nasce a Feltre, in provincia di Belluno, il 16 febbraio del 1958. A soli 16 anni inizia a sperimentare la montagna e l’arrampicata su roccia, e da lì non lascerà più quel mondo, che rappresenterà la sua più grande passione, anche se lui stesso afferma che “la montagna non è tutto“. Zanolla ama dedicarsi anche ad altro e trascorrere la quotidianità con la sua famiglia. Sposa Cristina Zorzi, anche lei climber, con la quale ha due figli.

Foto | Facebook (https://www.facebook.com/Maurizio.Zanolla.Manolo.page)

Manolo vive in un paesino tranquillo ai piedi delle Pale di San Martino di Castrozza dove può continuare a godere di paesaggi naturali e incontaminati. “Se hai una mentalità sufficientemente aperta, ti prendi cura del fisico e dell’aspetto spirituale e puoi fare cose difficili anche a questa età”, spiega l’alpinista, “le montagne sono state una straordinaria esperienza che mi ha permesso di esplorare gli abissi che avevo attorno a me e anche dentro di me: è stata anche un’esperienza dolorosa”.

Il free climbing e i successi di Manolo

A partire dagli anni Ottanta Zanolla prova il free climbing, “arrampicata libera” ovvero senza protezione. Sarà proprio questo tipo di disciplina a renderlo tanto celebre. L’alpinista si diletta a compiere imprese eccezionali e talvolta pericolose, ma collezionando sempre una grande serie di successi. “In molte situazioni mi sono spinto proprio oltre, consapevole che tagliavo i ponti, e che l’unico modo per sopravvivere era arrivare in cima”, confessa.

Foto | Facebook (https://www.facebook.com/Maurizio.Zanolla.Manolo.page)

A Manolo è stato anche dedicato il film “Verticalmente demodé”, diretto da Davide Carrai.

Giuliana Presti

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