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Pensi di essere bravo in cucina? Testa le tua abilità, indovina la ricetta: hai solo 10 secondi

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Barbara Leotta

Pensi di essere bravo in cucina? Mettiti alla prova ed indovina la ricetta. Hai 10 secondi a tua disposizione, non indugiare!

Se pensi di essere un cuoco o una cuoca provetta cimentati in questa simpaticissima sfida. Leggi attentamente la lista degli ingredienti e poi lasciati guidare dal tuo intuito e dall’amore per i fornelli, indovina qual è la ricetta! Coloro che amano trascorrere del tempo cucinando avranno di certo compreso di quale piatto della cucina tipica italiana si tratta. È un must have della tradizione nostrana, semplice, genuino e dal gusto impareggiabile è stato esportato nel resto del mondo.

Sei uno chef provetto? Mettiti alla prova!
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Gli ingredienti di prima qualità e sempre freschi consentono di ottenere un piatto da leccarsi i baffi, ma è necessaria anche la competenza e la maestria dello chef per un risultato gustoso e saporito. Se sei certo di essere una star dei fornelli mettiti alla prova con questo grattacapo e perché no, divertiti poi a cucinare per gli amici, per i familiari o per la persona del cuore questa pietanza deliziosa. Di fatto cucinare per gli altri è un gesto di premura e di amore incondizionato.

Mettiti alla prova ed individua la ricetta, sei pronto?

Se non hai compreso di quale piatto si tratta non temere, ti offriamo infatti la soluzione. Di seguito troverai tutte le informazioni necessarie per cucinare la pietanza e avrai la possibilità di conoscere le origini e le tradizioni annesse. Si tratta del cacciucco! Una tipica specialità simbolo della cucina livornese, nato come piatto povero è oggi una delle zuppe di mare più conosciute al mondo. A Livorno cucinarlo è una tradizione ed infatti sono molti o ristoratori locali che assicurano di valorizzarne i sapori senza allontanarsi dalla ricetta originaria.

La risposta era: Il caciucco livornese!
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Un vero e proprio baluardo dell’arte culinaria livornese, ma c’è chi ritiene che le sue origini non siano italiane bensì turche. Nella baia di Smirne gli abitanti erano infatti i soliti preparare un piatto povero a base del pesce rimasto invenduto. Il pesce veniva raccolto in una pentola e poi veniva prestata attenzione alla cottura.

La ricetta fu importata in Italia da un commerciante turco approdato a Livorno, la sua mamma vi aggiunse del pomodoro ed eliminò i capperi, nacque così il classico cacciucco livornese. Da qui la zuppa di pesce divenne un istituzione della città e la ricetta fu codificata nel 1891 da Pellegrino Artusi ne: “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Oggi è una delle ricette nostrane più famose al mondo.

Barbara Leotta

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