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Abusivi, il fenomeno dilaga anche in montagna, ecco cosa rischiano i turisti

In montagna ci sono troppi abusivi, questo è l’allarme lanciato dalle Guide alpine di Belluno. Cosa rischiano i turisti in questa situazione

Negli ultimi tempi in montagna sono aumentati molto gli abusivi, ossia persone che non hanno alcun titolo o autorizzazione per svolgere determinate attività di accompagnamento dietro compenso, sfruttando l’ignoranza e la buona fede di molte persone che frequentano la montagna. La denuncia arriva da Enrico Geremia, che è il presidente regionale delle Guide alpine.

Le guide in montagna sono molto più che persone incaricate di descrivere i posti e raccontarne la storia, poiché la montagna è piena di insidie e può essere pericolosa. Occorre conoscere perfettamente i posti e i rischi ad essi collegati, come pericoli di qualsiasi genere.

Purtroppo le guide abusive non sono a conoscenza di questi rischi e mettono la loro e la vita degli altri a rischio. Pertanto sarebbe diritto e dovere di chi richiede una guida verificare se questa sia qualificata, basta chiedere di mostrare il tesserino di appartenenza e controllare che siano iscritte all’albo professionale.

Le guide abusive diventano un problema grave

La montagna può essere pericolosa e pertanto non è tollerabile l’abusivismo in tema di guide turistiche. Non ci si può improvvisare guida di montagna, perché non è come fare la guida in un Museo dove non ci sono rischi evidenti per la salute dei visitatori. Il Club alpino italiano ed il Soccorso alpino ripetono da anni che c’è questo problema, sopratutto con l’arrivo dell’estate.

Montagna guida
Montagna guida turistica (gentechevainmontagna.it)

Questa volta anche il collegio delle Guide lancia l’allarme che sta formalizzando anche un’alleanza con il Cai. Ci sono troppi accompagnatori che non sono patentati, riconosciuti e preparati per accompagnare i visitatori tra le montagne. S’improvvisano docenti di corsi di formazione e guide alpine.

Per diventare una guida patentata bisogna partecipare a 95 giornate di formazione teorica e pratica e occorre avere anche un curriculum importante di uscite alpinistiche. Ci sono anche delle associazioni improvvisate che organizzano tre weekend di teoria e accompagnamento in palestra ed è sufficiente questo per fare l’istruttore.

L’accompagnamento e l’assistenza in quota non sono uno scherzo, occorre avere guide accreditate che ad oggi sono 130 al collegio regionale. La preparazione non è uno scherzo e senza l’esperienza sul campo non si può passare all’esame. Una guida alpina diventa tale solo se svolge professionalmente anche in modo non esclusivo e non continuativo, l’accompagnamento di persone in ascensioni sia su roccia che su ghiaccio, e anche in escursioni in montagna di ogni natura. Questo lo stabilisce la legge.

Oltre a fornire un cattivo servizio, gli abusivi creano un danno economico non da poco. Infatti si fanno pagare la metà rispetto alle guide accreditate. Quindi questo abusivismo va immediatamente fermato anche con la complicità degli stessi escursionisti che richiedono una guida.

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