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Api, come difendersi in caso di attacco

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Lavinia Nocelli

Le api sono l’incubo di molti, appassionati di natura e non. Ma cosa fare nel caso si venga aggrediti da uno sciame? A chiederselo è il Washington Post. Secondo il famoso giornale americano, tuttavia, questo è un avvenimento ‘raro’, che può avvenire quando queste “stanno difendendo la loro casa”. A tal proposito Erika Thompson, un’apicoltrice di Texas Beeworks, ha dichiarato: “La maggior parte delle api non è aggressiva”, tuttavia, queste e “altri insetti stanno esaurendo gli spazi sicuri in cui vivere e lavorare, quindi man mano che gli esseri umani invadono il loro ambiente, queste interazioni tra le specie aumenteranno naturalmente”. 

Ma cosa fare, dunque, in caso si verifichi un attacco massiccio? In qualsiasi caso è bene ‘darsela a gambe’, o scappare, e trovare un riparo al chiuso. Meglio se emetico, sottolinea il Washington Post, poiché “le api mellifere aggressive possono inseguire anche per lunghe distanze”. È comunque bene non agitarsi troppo, e “proteggersi il viso, in particolare naso bocca e occhi” subito.

Api | Pixabay @PollyDot

Cosa fare in caso di attacco

In caso di attacco di api, comunque, è consigliato non perdere la calma, ed evitare di trovare riparo nell’acqua. Questo perché le api, “incattivite, possono aspettare il momento opportuno per colpire e possono seguire la persona attraverso le bolle di anidride carbonica che rilascia quando si trova sott’acqua”. E, ovviamente, nel caso si venga punti, bisogna seguire alcune semplici regole: prima di tutto, bisogna “grattar via il pungiglione con le unghie”, poiché questo “è attaccato a una minuscola sacca di veleno che ha un odore unico e rilascia ‘feromoni’ che mettono in allarme le api che sono nell’alveare in quanto segnala una situazione di pericolo, attirandole”.

Secondo la Thompson, inoltre, bisogna eliminare subito i pungiglioni. Questa mossa, infatti, “ridurrà anche la reazione del corpo alle punture perché ridurrà la quantità di veleno che filtra attraverso la pelle”. Durante questa procedura, tuttavia, bisogna evitare di stuzzicare la pelle, perché “così facendo si può rischiare di spremere ulteriormente il sacco e far sì che rilasci ulteriore veleno”.

Alveare | Pixabay @PollyDot

Altri consigli

In caso di soggetti allergici, inoltre, è necessario usare specifici prodotti per evitare l’anafilassi. Diversamente, contro il gonfiore, si possono usare creme o fare degli impacchi freddi. Se proprio tutto ciò non dovesse essere utile, e il gonfiore dovesse permanere o aumentare, è bene rivolgersi ad un Pronto soccorso d’ospedale. In qualsiasi caso è bene non perdere il controllo, mantenere la calma e le distanze” dagli alveari, poiché “le api probabilmente non attaccano se non vengono disturbate”.

Lavinia Nocelli

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