Per quanto andare in montagna sia divertente e piacevole, un rischio però c’è: il morso di vipera. Ecco cosa si deve fare se accade
Con l’arrivo dell’estate e delle temperature più alte, sono sempre di più le famiglie che decidono di cercare un po’ di relax e frescura in montagna, durante il weekend o per le proprie vacanze estive. Di fatto, se ci si reca in zone non troppo alte, non ci sono molti rischi: i sentieri sono facili e adatti a tutti, così come non ci sono pendii pericolosi o tratti ricchi di ostacoli. Un pericolo però c’è, soprattutto nei prati con l’erba alta: le vipere.
Rettili lunghi circa un metro, con un colore che va dal giallognolo al marrone e al rosso, le vipere si caratterizzano per una testa piatta a forma triangolare, con pupille verticali e due denti molto appuntiti, che ricordano due aghi. Sono proprio questi i responsabili del morso e dell’iniezione di veleno nella loro vittima: ecco cosa c’è da sapere, per prevenirlo e per intervenire nel caso accada.
Morso di vipera: tutto quello che devi sapere
Innanzitutto, per prevenire il morso di vipera è importante indossare calzature alte, calzettoni spessi fino al polpaccio e pantaloni lunghi. Importante anche fare parecchio rumore battendo le mani o con un bastone, soprattutto nelle zone con l’erba alta e dove ci sono molte foglie accumulate. Nel caso in cui si venga morsi da una vipera, questa lascerà un inconfondibile segno con due solchi profondi e distanti tra loro di circa 7 mm.
Mordendo, la vipera rilascia nel corpo del malcapitato del veleno: questo però non accade sempre, poiché 3 morsi su 10 avvengono “a secco” e, nella maggior parte dei casi, la dose iniettata non causa sintomi mortali. I principali sono locali quindi gonfiore, eritema, arrossamento ed ecchimosi, ma possono palesarsi dopo 24 ore anche sintomi sistemici come nausea, vomito e diarrea, nonché pressione bassa e vertigini.
Non appena ci si rende conto di aver subito un morso di vipera, si deve immediatamente contattare il 112 spiegando quanto è accaduto. La cosa più importante è mantenere la calma: l’agitazione accelera il battito cardiaco, accelerando il flusso sanguigno e quindi anche la diffusione del veleno nel corpo. Nel frattempo che si attende l’arrivo dei soccorsi, si deve sciacquare la ferita con acqua normale o ossigenata, evitando assolutamente di applicare alcol. Utile anche fasciare la zona applicando una leggera pressione.