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Cammino di Don Bosco, cos’è e da dove parte

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Dalma Bonaiti

Abbiamo recentemente esplorato il Cammino di Don Bosco, un nuovo inserimento nella rete di sentieri del Piemonte. Questo si articola in tre itinerari distinti, che prendono tutti il via da Torino.

Il percorso trekking del Cammino di Don Bosco è stato finalmente incluso nella Rete di percorsi escursionistici della Regione Piemonte. Questo non rappresenta solo una formalità burocratica: per raggiungere tale riconoscimento, è stato necessario affrontare molteplici procedure, incluse la delineazione del percorso, la sua gestione da parte dei comuni coinvolti e la collocazione di segnaletica per facilitare l’uso del percorso stesso.

“Il Cammino ha da tempo guadagnato un posto di rilievo nell’offerta turistica regionale orientata al trekking, grazie all’opera della città di Chieri e delle numerose amministrazioni che partecipano al progetto Strade di Colori e Sapori. Questo risultato è anche grazie all’opera della Congregazione Salesiana e delle associazioni che si prendono cura della manutenzione del percorso e ne incentivano l’uso”, ha commentato con entusiasmo Sonia Cambursano, consigliera con delega al Turismo della Città metropolitana di Torino.

Cos’è il Cammino di Don Bosco

Partendo dal Santuario di Maria Ausiliatrice, situato nella Piazza Maria Ausiliatrice 22, a Torino, avrai l’opportunità di esplorare il Cammino di Don Bosco. Questo percorso, con una lunghezza di 139,40 km, si estende fino al Colle Don Bosco, situato a Morialdo, 30, in Castelnuovo Don Bosco, Asti.

Questo itinerario, con un’altitudine massima di 670 metri, è adatto sia per passeggiate di un giorno che per escursioni di più giorni. La sua facilità lo rende accessibile a tutti, con tutte le sue indicazioni marcate da cartelli bianco-verdi.

Foto | DarioEgidi @Canva – gentechevainmontagna.it

Inoltre, camminare lungo il Cammino di Don Bosco offre un’opportunità unica di entrare in contatto con la natura, la storia e la cultura. Lungo il tragitto, potrai scoprire i luoghi che hanno segnato l’infanzia, l’educazione e gli studi di San Giovanni Bosco.

Esplorando questo sentiero, ti imbatterai in fattorie, campi, scuole, città e luoghi di culto che conservano la memoria di un uomo che ha sviluppato qui la sua profonda spiritualità e metodi persuasivi. Infine, avrai l’occasione di scoprire un ricco patrimonio di piccole e grandi meraviglie storiche, artistiche, culinarie e naturali che rendono questo territorio collinare a sud di Torino di particolare interesse e valore.

Tutte le tappe del percorso

Prima Tappa, dal Santuario Maria Ausiliatrice in Valdocco fino alla Basilica di Superga

L’inizio del percorso avviene attraversando il cuore di Torino. Dopo aver lasciato il santuario salesiano di Valdocco, il percorso prosegue lungo un segmento del C.so Regina Margherita e poi si dirige verso la Cattedrale di San Giovanni e Piazza Castello. Successivamente, il cammino si sviluppa lungo Via Po e attraversa il Ponte Vittorio. Viaggia poi lungo il fiume Po, passando davanti alla chiesa della Madonna del Pilone, e continua fino alla Riserva Naturale del Meisino e dell’Isolone di Bertolla. A questo punto, il percorso inizia a salire lungo la Valle di Costa Parigi, terminando nella piazza della Basilica di Superga, dove si incrociano i sentieri della GTC e della SVC – Superga, Vezzolano, Crea.

Seconda tappa, dalla Basilica di Superga a Abbazia di Vezzolano 

Dal piazzale della Basilica di Superga, percorrendo il confine del Parco Naturale verso Baldissero T.se. dopo quasi 2km, si giunge all’edificio municipale del Palouc, per poi dirigersi verso Bric Croce (516 m) e scendere a Bardassano (389 m). Una sezione del percorso, quella tra Palouc e Bardassano, si sviluppa lungo la dorsale della collina e occasionalmente su strade asfaltate. Prosegue poi in direzione Sciolze (400 m), seguendo un segmento della strada provinciale n° 118 dopo aver lasciato il paese, si arriva a Tetti Fasella e da lì si prosegue fino a raggiungere Bric Castagneto (410 m). L’ultimo segmento porta all’abitato di Cinzano (469 m slm), un piccolo villaggio arricchito da un castello e avvolto da splendide vedute sulle aree di Chierese e Chivassese. Eccetto un breve tratto iniziale (circa 1 km) e una deviazione da Tetti Fasella a Bric Castagneto, il percorso di questa tappa coincide con l’itinerario Superga- Vezzolano- Crea.

Terza tappa, dalla Abbazia di Vezzolano al Colle Don Bosco

L’itinerario inizia da Abbazia di Vezzolano, da lì ci si dirige verso il vicino Colle della Crocetta e si inizia il percorso numero 101 in direzione di Castelnuovo Don Bosco. Il tracciato attraversa foreste e vigneti, supera il Rio di Nevissano per arrivare alla frazione Bardella. Quando si giunge alla piccola chiesa di San Michele Arcangelo e alle Case Tarantino, si arriva alla Chiesa di Santa Maria in Cornareto. A breve distanza da SP16, girare verso il villaggio di Castelnuovo, seguire la direzione di Piazza Don Bosco. Da essa, inizia una sequenza di curve che passano accanto alla Chiesa di Sant’Andrea e di San Sebastiano, in direzione di Albugnano. Proseguendo, si incontrano diverse cascine presso la frazione di Ranello, in corrispondenza delle quali si devia a sinistra verso la zona boschiva fino a raggiungere la vallata. Arrivati vicino alla Sp81, attraversatela per trovare un piccolo ponte che conduce al sentiero di San Domenico Savio; dopo 3 km di trekking si arriva a Morialdo. Da lì, girando a sinistra sulla SP130, si arriva a Colle Don Bosco.

Quarta tappa, da Brich Croce a Tetti Chiaffredo

L’avventura inizia nell’incrocio sotto Brich Croce, dove è necessario svoltare a destra per seguire il Sentiero n. 51. Il cammino prosegue lungo una pianura accanto a un ripido pendio che fa risaltare la Chiesa di San Giuliano. Il viaggio continua fino alla strada che conduce alle strutture sportive di Baldissero Torinese e che porta a un parcheggio. Da qui, si svolta a destra verso la SP4 in direzione Pavarolo, percorrendola per circa 1300 m. Dopo essere passati vicino alla Cappella del Toetto ci si dirige a sinistra verso il pilone votivo. Da qui svoltare a destra nel paese e proseguire per 600 m, poi prendere la strada a destra che conduce al Campo Sportivo. Alla SP122 si tiene la sinistra e si continua per 150 m, poi si prende la sinistra all’ultimo hangar. Il viaggio continua verso Montaldo Torinese, fino a quando non si raggiunge Piazza Superga, dove si prende la strada per Marentino. Proseguendo per 2.4 km si arriva nel paese. Una volta arrivati a Casa Zuccala, svolta a sinistra, attraversa la piccola piazza e scendi al Lago di Arignano. Alla Via Cascina Gambiana, continua in leggera discesa e gira a destra prima del Rio del Lago. Prosegui sul sentiero sterrato fino alla riva, poi gira a sinistra. Si sale attraverso una zona boschiva, passando Cascina Rivolasso e incrociando la SP Moncucco-Arignano. Girando a destra, si entra nel villaggio Tetti Chiaffredo di Arignano.

Quinta tappa, da Tetti Chiaffredo a Colle Don Bosco

Nei pressi della Cascina Rivolasso, attraversa la SP Moncucco-Arignano e prendi la strada in discesa verso il fiume. Prosegui fino al bivio con la strada che porta da Barbaso a Mombello di Torino. Dopo aver attraversato la strada, scendi verso la valle fiancheggiando il fiume. Segui la strada asfaltata fino a raggiungere Cascina Moglia. Continua per circa 3300 m, dopodiché svoltare a destra alla Cascina Rivolasso. Incrocia il percorso proveniente da Moncucco Torinese. Prosegui dritto fino ad un’ampia area vicino ad un bivio; mantieniti sulla strada, che diventerà un piccolo sentiero. Prosegui fino al crocevia con un’altra strada che porta alla Chiesa Rurale di San Rocco. Continua fino all’incrocio con la SP119, che porta da Moriondo Torinese a Castelnuovo Don Bosco. Prosegui sulla strada per circa 100 m e dirigiti verso il centro di Castelnuovo vicino alla sede della Croce Rossa. Dopo 2 km, incrocia la strada provinciale che porta a Buttigliera d’Asti. Svoltare a destra, attraversare la strada provinciale e prendere la strada in discesa che segue il corso del fiume della Valle. Svolta su una strada di campagna e sali verso la Serra di Buttigliera d’Asti. Gira a sinistra e attraversa il paese. Prosegui fino a Cascina Mainito, trasformata in uno ippodromo. Continua per 300 m fino alla SP33 per Capriglio. Gira a sinistra e percorre un breve tratto, poi prende il sentiero che porta al Colle.

Sesta tappa, da Chiesa della Gran Madre di Dio a Eremo dei Camaldolesi

Il tragitto Don Bosco, sesta tappa, inizia dalla Chiesa della Gran Madre di Dio che si trova in Piazza Gran Madre di Dio, 4, 10131 a Torino. Questa fase del percorso si estende per 8,6 km e presenta una difficoltà di livello “E”. Saranno necessarie circa 4 ore per completare questo viaggio, che raggiungerà un’altitudine massima di 670 metri e avrà un dislivello di salita di 391 metri. Il punto finale di questa tappa è l’Eremo dei Camaldolesi situato in Str. Eremo, 81, 10020 Pecetto Torinese TO, Italia, ad un’altitudine di 621 metri.

Nel dettaglio, il percorso inizia attraversando il centro di Torino passando dal Santuario del Valdocco e proseguendo lungo il fiume Po fino al Ponte Isabella (Borgo Medievale, Parco del Valentino). Da qui, inizia il Sentiero 16 della Collina Torinese dalla Località Fontana Fredda, girando a sinistra per una salita che interseca con il Sentiero 12. Ignorando il bivio a destra per il Colle della Maddalena e il Faro della Vittoria, il percorso continua fino all’Eremo dei Camaldolesi.

Settima tappa, da Eremo dei Camaldolesi al Centro Visite Don Bosco

Iniziando dal parcheggio dell’Eremo dei Camaldolesi, procedere verso il basso lungo l’antica muratura e continuare dritto ignorando la svolta a destra su percorso GTC. Arrivare alla Strada dell’Eremo dopo circa 800 m di marcia. Qui girare a destra e poi a sinistra. Il tragitto conduce alla Borgata Tetti Rosero. Dimenticando la cappella di San Michele sulla sinistra, ignorare la deviazione a destra su Strada Rosero. Raggiunto il primo bivio, procedere a destra su un percorso non asfaltato per raggiungere la SP Eremo-Pino Torinese. Girare a destra e seguire la strada provinciale per 200 m, poi scendere a destra sull’altro lato, sul Sentiero del Gallo. Procedere in lieve discesa fino alle prime costruzioni della comunità di Pino. Girare a sinistra e, dopo 200 m, girare a destra su Via Podio. Proseguire dritto fino alla valle. All’altezza di una piccola pozza, girare a sinistra, sul sentiero sterrato di Strada Moglia, superare l’entrata alla Villa Moglia e dopo 200 m svoltare a sinistra su Strada Vallero Superiore. Oltrepassata Villa Bruno si raggiunge un incrocio asfaltato sul retro dell’edificio Bonafous. Qui continuare dritto sul terreno battuto, ignorando la discesa a sinistra per proseguire sulla strada della Luigina. Oltrepassando Villa Luigina e Villa Brera, si incontra la Sp124 Pecetto T.se-Chieri. Girare a sinistra e entrare in Chieri fino a Piazza Duomo e da lì procedere verso il Centro Informazioni Don Bosco.

Ottava tappa, dal Centro Visite Don Bosco al Colle Don Bosco

Iniziando da Piazza Duomo, continua lungo Via Vittorio Emanuele, svoltando a destra sotto l’arco verso San Filippo per raggiungere la Chiesa di San Domenico. Salire verso via delle Rosine, girare a sinistra su Via Avezzana, poi immediatamente a destra su via Albussano, attraversare Corso Matteotti e continuare dritto su via Buttigliera. Dopo circa 1 km, continuare sul lato sinistro della Cinta cimiteriale lungo via Pirandello, fino a raggiungere un grande parcheggio. Si gira a sinistra verso Strada Vecchia di Buttigliera fino alla pista ciclabile. Continuare sulla strada asfaltata a sinistra della Cascina Robbio, passando il Rio di Cesole e il Rio Moano. Dopo circa 400 m, incrocierai la SP121 Riva presso Chieri-Arignano in frazione San Giovanni, a 4.2 km dalla Cascina Robbio. Attraversare la strada provinciale e camminare per quasi 1 km fino alla casa natale di San Domenico Savio. All’incrocio con la SP32 Riva presso Chieri-Buttigliera d’Asti, attraversare la strada e passare la Cascina Martina. Girare a destra, lasciando le Cascine Corna e Serramena. Continuare fino a Croce Grande dove si incrocia la SP16. Ignorare le deviazioni fino a un incrocio vicino a un ponte. Qui il percorso si ricollega con la tappa 3 che consente di raggiungere rapidamente il Colle Don Bosco.

Dalma Bonaiti

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