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Come scegliere le scarpe da montagna

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Redazione Gente

Ci siamo.
Avete letto il nostro articolo sui fattori di benessere dell’andare in montagna e vi siete decisi a unirvi a un gruppo di escursionisti o iniziare ad uscire in montagna con quel vostro amico che ogni settimana posta sui social delle magnifiche foto delle sue gite.

Una volta individuata una gita adatta al vostro grado di allenamento, una delle prime domande che vi faranno  sarà “hai delle scarpe adatte?”

Bene. Ovviamente se non avete avuto modo di farvi una vostra esperienza sulle scarpe da montagna, il termine “adatte” riferito alle scarpe vi suonerà vago.

Connettendovi ad internet per cercare informazioni capiterete su blog, forum e recensioni che sicuramente contribuiranno ad aumentare la confusione.

Cerchiamo dunque di darvi alcune indicazioni pratiche che possano orientarvi nella scelta.

La prima cosa, che risulterà scontata, è che in montagna si possono fare tante attività diverse: trekking, alpinismo su roccia, alpinismo su neve, arrampicata, trail, skyrunning etc e, ovviamente, ad ogni attività corrisponderanno delle esigenze diverse.

In questo articolo non ci occuperemo di scarpe per attività tecniche come l’arrampicata, o lo skyrunning ma solo delle attività che prevedono la camminata, rimandando ad articoli successivi delle indicazioni per quel tipo di calzatura.

Anche all’interno delle attività che prevedono camminata sarebbe utile sapere quale tipo di percorso si andrà ad affrontare. Semplice sterrato? Sentiero con tratti rocciosi? Neve o ghiaccio? In base a quello che si vuole affrontare si potranno scegliere delle scarpe con caratteristiche specifiche oppure dei modelli che siano un buon compromesso per affrontare vari tipi di percorso.

La scelta di una scarpa da montagna sbagliata, come ad esempio troppo pesante d’estate o non ben impermeabile su neve, può rendere una gita in montagna una vera tortura e darvi l’impressione che si un’attività troppo dura.
Quindi concentratevi che ora passiamo in rassegna gli aspetti più importanti che entrano in gioco quando si tratta di scegliere una scarpa da montagna.

Alte o basse?

Sicuramente il primo dubbio da risolvere sarà se indirizzarsi verso un modello basso o uno alto che copra la caviglia.

Qui gli appassionati si dividono in due fazioni: gli integralisti dello scarpone alto e quelli che invece per comodità preferiscono le scarpe basse.
Di sicuro le scarpe basse sono più comode, leggere e in estate lasciano respirare meglio il piede e la caviglia, ma vediamo cosa ci dobbiamo chiedere prima di indirizzarci verso questo tipo di modello.

Affronteremo dei percorsi dove c’è possibilità di trovare neve? Potrebbero esserci dei corsi d’acqua da attraversare? In questi casi la scarpa bassa è da sconsigliare perché l’acqua o la neve avrebbero più facilità di entrare all’interno, bagnandoci le calze e quindi rovinandoci la giornata. Se poi prevediamo addirittura la necessità di mettere dei ramponi, neanche a parlarne, dovremo dirigerci verso dei modelli da alpinismo adatti allo scopo.

Se invece il percorso prevede un sentiero sterrato, anche con tratti di roccia possiamo di sicuro prendere in considerazione la possibilità di prendere delle scarpe basse. Ma attenzione!  Non scarpe da ginnastica, ma scarpe basse adatte alla montagna che tutti i produttori di scarpe da montagna hanno ormai a catalogo, grazie anche alla diffusione di sport montani come il trail o lo skyrunning.

Quale materiale tomaia?

La tomaia, la parte superiore che parte dalla suola e fascia il collo del piede, può essere realizzata con diversi materiali e tecniche.

Parlando di scarpe di montagna i materiali più usati possono essere: naturali, come ad esempio il cuoio o la pelle (un po’ in disuso),  sintetici, o tessuti tecnici impermeabili e traspiranti come il Gore-tex ®  OutDry™ o simili.

La pelle è un materiale naturale che può essere impermeabilizzato con dei trattamenti, mentre il Gore-Tex o assimilabili garantiscono sia la traspirabilità che l’impermeabilità.

Molti produttori offrono le proprie scarpe sia in versione standard che Gore-Tex (di solito indicato con la sigla GTX), questa ultima versione è un po’ più cara ma se non siete certi di quali condizioni incontrerete (erba bagnata per esempio dopo un giorno di pioggia, attraversamento di corsi d’acqua, piccoli nevai etc.) vi consigliamo di orientarvi verso scarpe realizzate con questi tessuti, o che almeno garantiscano l’impermeabilità

La suola?

Forse la parte più importante quando si parla scarpe da montagna.
Deve essere realizzata con un tipo di materiale antiscivolo, per motivi di sicurezza, e sicuramente resistente, in modo che la scarpa viva a lungo e non si rovini soprattutto a contatto con la roccia. Troppo spesso mi è capitato di vedere delle suole in montagna sicuramente appartenenti a qualche povero escursionista che poi sarà risceso scalzo.
Se contate di usarle speso tra sassi e rocce vi sconsigliamo le suole in gomma normale, anche se con tacchetti, in quanto anche se sono ottime per il trail o gli sterrati la loro vita a contatto con materiali più duri come la roccia sarebbe molto breve. Ad esempio le famose Salomon Speedcross sono ottime sullo sterrato ma si rovinano subito su percorsi rocciosi.

Tra i tipi di suola più famosi ci sono di sicuro:

  • Storica azienda di Varese il cui nome è indissolubilmente legato alle scarpe da montagna, trekking e alpinismo. Deve il suo nome dal fondatore Vitale Bramani ideatore delle famose suole a “carrarmato”. Ne esistono vari tipi a secondo dell’attività a cui la scarpa è dedicata. Le scarpe con questo tipo di suola costano di norma un po’ di più ma sono una garanzia dal punto di vista delle performance e della durata.
  • Suola realizzata direttamente in casa Salomon, colosso francese dell’outdoor, presente in tutte le loro scarpe e creata a partire da una mescola di gomme che garantiscano tenuta e durevolezza.
  • Vista la crescita nelle vendite delle calzature outdoor alcune marche di pneumatici che detengono brevetti per mescole di gomme, hanno iniziato collaborazioni con i big del settore montagna. E’ il caso della Michelin che dal 2017 collabora con Aki, Millet e Salewa
  • Lo stesso vale per lo storico marchio Continental che collabora con la Adidas per lo sviluppo delle calzature Terrex, linea dedicata agli sport outdoor.

 

Semplici, semiramponabili o ramponabili?

Andando su utilizzi un po’ più tecnici sicuramente altra questione è quella della ramponabilità dello scarpone.
Partiamo dal principio che, vista l’esistenza dei ramponi universali, ogni scarpone è ramponabile. Ma in alcuni casi è bene affidarsi a sistemi più sicuri e stabili, visto che il rampone universale tende ad avere un po’ di gioco sia sul tallone che sulla punta vista la natura stessa di questa tipologia di ramponee , in alcuni casi, avere una camminata stabile e un rampone che resta al suo post è fondamentale.
Siamo abbastanza confidenti che se dovrete attraversare un ghiacciaio lo saprete con un certo anticipo. Quindi in questo caso vi consigliamo l’utilizzo di calzature semiramponabili ( o semiautomatici) o ramponabili (o automatici), se poi dovrete affrontare delle salite su ghiaccio abbastanza tecniche, come le cascate, il consiglio va diretto alla scarpa automatica ossia, che abbia sia sul tacco che sulla punta le scanalature per agganciare i ramponi cosiddetti “automatici”.

Consigli vari

La scarpa da montagna deve essere innanzitutto COMODA. Provatene varie, non compratela in un giorno, non fatevi forzare la mano del negoziante che vi vuole vendere l’ultimo modello, l’uomo va in montagna dalla notte dei tempi e sicuramente non ha aspettato l’ultimo modello del 2019 per poterlo fare. Sceglietela in base alla forma del vostro piede, pianta larga, tallone pronunciato, tenetele un po’ in negozio ma la vera esperienza ve la farete macinando chilometri in montagna, quindi prima iniziate e meglio è!

Considerate che in discesa il piede tende a fare pressione verso la punta, quindi scegliete non troppo strette, di solito si dice che calzandole e stringendole bene deve comunque passare un dito tra il vostro tallone e la parte posteriore della scarpa.

Conclusioni

Bene, abbiamo detto tante cose quindi vediamo di fare un piccolo riassunto.

Per sentieri sterrati con piccoli tratti rocciosi vanno bene anche quelle basse, se prevedete dei tratti con erba bagnata o corsi d’acqua devono essere anche impermeabili.

Se affrontate attività alpinistiche con presenza di nevai o ghiacciai scarpe alte da montagna impermeabili semiramponabili o ramponabili.

La suola deve sempre essere antiscivolo e resistente all’abrasione.

D’estate evitate scarponi troppo pesanti o poco traspiranti, se il piede è asciutto vi ringrazierà.

Non fatevi appioppare l’ultimo modello da alpinismo superwow se dovete solo andare a camminare su un sentiero.

Con la scarpa giusta una giornata in montagna sarà veramente piacevole!

Ci si vede in cima!

Redazione Gente

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