Tutti coloro i quali sono appassionati di montagna e degli sport ad essa annessi sanno che le valanghe rappresentano un forte rischio a cui bisogna stare assolutamente attenti, anche nelle stagioni più impensabili. Naturalmente il modo migliore per non correre il minor rischio è quello di evitarlo completamente, il che è possibile controllando i bollettini della neve o rivolgendosi alle guide alpine, ma se una valanga dovesse colpirvi allora sarebbe bene arrivare preparati. Per farlo è necessario conoscere pochi e semplici consigli che possono salvarvi la vita.
Il primo consiglio è quello di correre in diagonale rispetto al pendio e verso valle. Le valanghe sono molto più veloci di quanto si può pensare, è quindi impensabile sfuggire da esse cercando di andare il più veloce possibile. Per questo motivo è meglio muoversi diagonalmente cercando, per quanto possibile, di togliersi dal fronte della valanga.
Il secondo importante consiglio è quello di liberarsi il più possibile di pesi in eccesso, compresa l’attrezzatura. Dunque, sci, racchette, ciaspole, bastoncini, eventuali zaini e altri pesi è consigliato lasciarli a terra e fuggire senza di loro, in modo tale da avere un movimento più fluido e diminuire la possibilità di avere fratture.
Un altro consiglio fondamentale è quello di cercare di rimanere il più possibile “a galla” sulla valanga. Sprecare energie per cercare di non farsi travolgere, per quanto possa essere istintivo, non è la soluzione migliore, quello che tutti gli esperti consigliano è quello di provare con tutte le forze a rimanere sopra la massa di neve. A questo riguardo esistono degli zaini “airbag” che aiutano proprio a non “affondare” nella neve.
Il quarto consiglio è quello di mettersi in una posizione “a uovo”, in modo tale da proteggere gli organi interni, il volto e, soprattutto, le vie respiratorie dalla neve.
Un altro metodo efficace è quello di cercare di creare una bolla d’aria, la quale potrebbe aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza. Prima ancora dell’ipotermia, infatti, ci sono l’ipossia (mancanza di ossigeno) e l’ipercapnia (eccesso di anidride carbonica) a essere letali. Quindi la prima cosa da fare è creare una bolla d’aria intorno a sé per poter respirare.
Un ultimo consiglio che vogliamo darvi è quello di sputare. Può sembrare un consiglio strano, Dentro la massa di neve, dopo essere stati travolti, infatti, è quasi impossibile sapere in quale posizione ci si trova. Ma se si sputa la forza di gravità può aiutare a capire dove si trova “l’alto” e dove “il basso” e di orientarsi.
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