Nel 2024 i genitori sono obbligati a mantenere i figli maggiorenni solo in questi determinati casi, in caso contrario ecco le conseguenze.
In Italia i figli vivono con i genitori ben oltre il compimento della maggiore età: non è raro che a 30 o 35 anni un figlio viva ancora con i genitori, ma fino a quando questi hanno l’obbligo di mantenere il figlio?
La legge italiana, secondo quanto stabilito dall’articolo 147 del Codice civile, obbliga il genitore a dover mantenere, istruire ed educare i figli, un dovere imprescindibile fino a quando il figlio è minorenne.
Le cose cambiano una volta compiuta la maggiore età, tuttavia la questione diventa particolarmente spinosa in Italia, dove l’istruzione può continuare fino o oltre i 35 anni e dove inserirsi nel mondo del lavoro è difficilissimo (se non impossibile per molti) già da diversi anni.
Il quesito si pone ancor più spesso tra i genitori divorziati che devono pagare il mantenimento dei figli. Come accennato secondo la legge questo è obbligatorio fino alla maggiore età e, dopo essa, dovrebbe decadere. Tuttavia ci sono diversi casi in cui il genitore continua ad essere obbligato a mantenere il figlio, se pur maggiorenne. Con il compimento dei 18 anni non si perde il diritto di essere mantenuti dai genitori, soprattutto se si continua a proseguire il proprio percorso di studi con profitto o se, una volta terminato quest’ultimo, si è alla ricerca attiva di un lavoro.
Ma quanto a lungo si può continuare a studiare? E per quanto si può continuare a cercare lavoro senza effettivamente immettersi nel mondo lavorativo? Secondo la Corte di Cassazione deve vigere, primo tra tutti, il principio di autoresponsabilità del soggetto: nel 2024 il figlio può essere mantenuto dal genitore a patto che questo sia realmente impegnato in un percorso di studi o un percorso formativo, o che stia attivamente cercando un impiego.
Oltre un certo periodo il figlio, secondo il principio di autoresponsabilità, ha l’obbligo di rendersi finanziariamente indipendente dai genitori, anche accettando un incarico lavorativo non in linea con il percorso formativo seguito in precedenza.
Con l’ordinanza n. 8630/2024 la Cassazione ha stabilito che l’obbligo di mantenere i figli cessa nel momento in cui questi raggiungono l’età lavorativa, età che può variare in base alle situazioni personali ma che spesso coincide con i 30 o 35 anni. Oltre quest’età il figlio, anche se disoccupato, deve rendersi autonomo in quanto i genitori non hanno più l’obbligo legale di mantenerlo.
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