Tra i rischi di una passeggiata in montagna la possibilità di incontrare una vipera. Cosa fare se si viene morsi dal rettile?
Le vipere sono diffuse in tutta Italia. Sapere come comportarsi incontrandone una e, nel peggiore dei casi, se si venisse morsi dal rettile è fondamentale prima di una passeggiata nei boschi. I pericoli della montagna sono diversi e prima di un’escursione o arrampicata è bene conoscerli e saperli affrontare.
Slavine e valanghe, temporali improvvisi, smarrimento, mal di montagna, ipotermia e congelamento o, al contrario scottature e insolazioni sono alcuni dei rischi da prendere in considerazione. Poi ci sono gli incontri con gli animali. Non parliamo solo di specie di grossa taglia ma di zecche e rettili.
Le prime sono parassiti che si attaccano al corpo – testa, collo, gambe – e possono causare malattie molto serie. Mai sedersi sull’erba o uscire dai sentieri venendo a contatto con la vegetazione circostante. Poi ci sono le vipere. Sono molto diffuse in Italia anche se i morsi stimati annualmente non solo molti. I rettili si nascondono nelle fessure, sotto le rocce e sentendosi sotto minaccia o infastiditi attaccano.
Morso di una vipera, come comportarsi per evitare il peggio
Il morso di una vipera non è sempre legato all’inoculazione del veleno. Nel 30% dei casi il morso non inietta una dose letale per l’uomo. Provoca, comunque, sintomi locali entro pochi minuti come gonfiore, eritema, arrossamento, dolore locale e anche ecchimosi a causa del danno all’endotelio.
Per escludere la tossicità del veleno basterà considerare il manifestarsi del dolore. Se non compare entro tre ore allora il morso è stato secco, non letale. Nell’arco delle 24 ore, poi, compaiono i sintomi sistemici come nausea, diarrea, vomito, crampi addominali, dolori articolari e muscolari nonché abbassamento della pressione arteriosa e senso di vertigine.
Il morso della vipera si riconosce dal segno lasciato. Buchi distanti circa 6/8 mm tra loro. Se dovesse accadere mai incidere la cute o usare un laccio emostatico né succhiare il veleno. Bisognerà correre in ospedale per farsi iniettare il siero antivipera. Mai procedere con un’iniezione da soli nel bosco. Il siero si inattiva velocemente a temperatura ambiente e si corre il rischio di anafilassi.
Cercare di controllare il panico che può far entrare in circolo il veleno più velocemente e non bere alcolici che favoriscono l’assorbimento del veleno stesso. Si può, però, disinfettare la zona del morso e bendarla per immobilizzare la parte e rallentare la diffusione del veleno. Le considerazioni valgono anche nel caso in cui ad essere morso è il proprio cane.
Lavare la parte con acqua ossigenata, non incidere il morso, non succhiare il veleno, non usare il laccio emostatico e portarlo dal veterinario se possibile senza farlo camminare ma tenendolo in braccio o, se piccolo, nello zaino. Per evitare di essere morsi consigliamo di indossare scarpe alte e calzettoni al ginocchio, camminare con un bastone, evitare di sedersi su sassi e infilare le mani in cavità di alberi o fessure nelle rocce.