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Se vuoi andare in montagna devi anche conoscere i pericoli: questi i più comuni

Prima di partire per una vacanza in montagna è bene approfondire i pericoli più comuni e capire come evitarli. 

Il richiamo della montagna non deve far dimenticare i numerosi pericoli che si potrebbero dover affrontare lungo un sentiero. Nessuna paura, conoscendoli si potranno anche evitare. L’entusiasmo per la vacanza in arrivo non deve fare tralasciare alcuni pratici accorgimenti da tenere sempre a mente quando si affronta la montagna.

Senza voler spaventare, occorre sapere che tante insidie si possono nascondere in un sentiero, tra i boschi, sotto le rocce. Mettere in conto i pericoli quando si progetta un’escursione o una semplice passeggiata sui monti significa progettare una vacanza in sicurezza e allontanare la possibilità che per un’ingenuità possa essere rovinata.

Andare in montagna in sicurezza, ecco i pericoli da conoscere ed evitare

Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza” ha detto Stephen Hawking. Partire per la montagna con la convinzione di sapere tutto sui possibili pericoli senza averli approfonditi è un grande sbaglio.  Ci sono dettagli da conoscere, accorgimenti da mettere in atto e un ripasso delle regole generali può solo far bene anche se non è la prima volta che si affronta un sentiero nel bosco.

pericoli in montagna quali sono i più comuni
Quali sono i pericoli in montagna e come evitarli – Gentechevainmontagna.it

Stiamo per presentare i sette pericoli più comuni di cui tener conto e i metodi per evitarli.

  • L’ipertensione. Chi soffre di pressione alta può andare in vacanza in montagna ma dopo aver fatto una visita dal medico e ascoltato i suoi consigli su alimentazione, riposo e altitudine da evitare (sopra i 2.500/3 mila metri).
  • Il mal di montagna che causa – ad alte altitudini (sopra i 2.500 metri) – vertigini, mal di testa, difficoltà respiratorie, nausea, vomito fino ad arrivare nei casi più gravi ad un edema polmonare, celebrale o ad una emorragia retinale. Il problema è legato ad una diminuzione dell’ossigeno nei polmoni e, dunque, nel sangue e nei tessuti o muscoli. Per evitarlo è consigliabile salire di quota gradualmente e in caso di sintomi scendere immediatamente di quota il prima possibile.
  • Valanghe e slavine, un problema comune in montagna in condizioni meteo avverse. Meglio controllare le previsioni, dunque, prima di sciare o fare una ciaspolata. Da valutare anche le pendenze del percorso e utilizzare la giusta attrezzatura.
Attenzione ai pericoli della montagna
Attenzione ai pericoli della montagna – Gentechevainmontagna.it
  • Scivolate e incidenti simili. Può capitare di poter cadere, avere un malore o affrontare una scarica di sassi. In questo caso occorre mantenere la calma, mettere in sicurezza l’infortunato, fornire i primi soccorsi idratandolo, coprendolo e chiamando, poi, il 118.
  • Fulmini durante un temporale. Soprattutto in estate possono verificarsi improvvisi scrosci d’acqua con tanto di tuoni e fulmini non segnalati dal meteo. Se ci si trova in mezzo ad un temporale occorre abbandonare creste e vette, non fermarsi sotto alberi e tettoie, allontanarsi da oggetti metallici, non sostare vicino a finestre, ingressi di caverne o porte, seguire la regola del 30 30 (vai al riparo se passano meno di 30 secondi tra un fulmine e tuono e restaci fino a 30 minuti dopo l’ultimo fulmine).
  • Le zecche sono in agguato. Per evitare il pericolo meglio evitare percorsi fuori sentiero, utilizzare pantaloni lunghi, non sedersi a contatto con il prato, sbattere i vestiti rientrati in albergo. Attenzione anche alle vipere che possono nascondere nelle fessure e sotto i sassi.
  • Smarrimento. Per allontanare il rischio di perdersi è bene prendere dei riferimento quando si cammina, avere con se una cartina topografica (sapendola leggere), preparare con accuratezza il percorso, scaricare offline la cartina del luogo e dei sentieri, comunicare a qualcuno il percorso che si intende seguire.

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