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Valle d’Aosta: i rifugi più belli da raggiungere a ottobre

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Dalma Bonaiti

Sono cinque le capanne nella Valle d’Aosta che rimangono accessibili nel mese di ottobre.

Uno svariato numero di rifugi nella regione valdostana, tra cui il famoso Torino situato sulle pendici del monte Bianco, e i più recenti Barma e Grauson attraversando la Valpelline, continuano ad accogliere visitatori anche nel periodo autunnale.

Perché  scegliere di andare in un rifugio ad ottobre?

Le normative che regolano un rifugio alpino non sono analoghe a quelle di un hotel dentro la città.
Se prevediamo di intraprendere un’escursione con uno zaino sulle spalle e fermarci pernottare in un rifugio, o se desideriamo semplicemente vivere l’esperienza di dormire ad alta quota in un rifugio remoto, dobbiamo adeguare alcune delle nostre abitudini e il modo in cui percepiamo le cose.

Alcune consuetudini radicate per una casa o un hotel cittadino, non solo possono essere considerate un lusso, ma spesso non si possono trovare affatto in un rifugio ad alta quota.

Foto | aronaze @Canva – gentechevainmontagna.it

In che modo e perché un rifugio alpino differisce da un normale hotel?

A seconda della posizione del rifugio, delle modalità di approvvigionamento di cibo e bevande, della quantità di acqua e di energia disponibile, potrebbe esserci una diversa disponibilità di servizi, alcuni dei quali potrebbero anche avere un costo elevato.

Escursioni a ottobre: i rifugi più affascinanti della Valle d’Aosta

Per i custodi dei rifugi della Valle D’Aosta, il mese di ottobre è analogo al periodo di transumanza per gli allevatori: le porte vengono sigillate, le finestre vengono barricate e si ritorna a valle per godersi un meritato riposo dopo la movimentata stagione estiva. Considerando l’elevata altitudine media dei rifugi, sono rari quelli che scelgono di rimanere aperti anche durante l’autunno, mentre le temperature calano e la neve inizia a farsi sentire. Nonostante ciò, ci sono comunque alcuni rifugi, come anche in Trentino e Lombardia, che decidono di rimanere aperti. Ecco un elenco di cinque di questi rifugi disseminati in tutta la regione.

Rifugio Barma

Situato nel cuore della Riserva Naturale del Mont Mars, il Rifugio Barma è un luogo perfetto per un viaggio autunnale grazie alle sue vivide sfumature di colore. Il rifugio, recentemente costruito, si trova lungo le pendici del Mont Mars (2600 m). Oltre ad avere una vista mozzafiato sul laghi Barma, il rifugio offre pasti di alta qualità, tra cui pane e dolci fatti in casa, e una vasta selezione di vini.

Per arrivare al rifugio, bisogna iniziare il viaggio da Pian Coumarial (1440 m), seguendo prima una strada poderale e poi un sentiero quasi interamente lastricato. Durante il tragitto, avrai l’opportunità di ammirare diversi laghi, tra cui il Vargno, il Lago Lungo e i due laghi Barma.

Se desideri estendere la tua escursione, puoi raggiungere rapidamente il Colle della Barma (2256 m), che si trova tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. L’apertura del rifugio è garantita tutti i fine settimana fino al 1° novembre.

Rifugio Champillon 

Il percorso verso il rifugio Champillon inizia presso la chiesa di Ollomont, situata in Valpelline. Raggiungere il rifugio dedicato a Adolphe Letey, circondato da prati e pascoli, è un’esperienza unica. Letey, ricordato come sindaco di Doues per quasi quattro decenni, ha fatto tanto per promuovere il turismo nelle comunità montane.

Lo Champillon offre una vista spettacolare sul Gran Combin e una serie di servizi di lusso in alta quota, tra cui una sauna, tappetini da yoga, una yurta per il relax e pasti di alta qualità.

Il rifugio è anche una sosta sul percorso del Tor des Géants. I visitatori avventurosi possono seguire i passi dei giganti proseguendo fino al Col Champillon (2708 m), su un percorso zigzagante che conduce alla cima. E’ aperto dal venerdì alla domenica nel mese di ottobre.

Rifugio Torino

Ogni climber esperto arriva inevitabilmente qui. Il Rifugio Torino, situato a 3375 m di altezza sul Monte Bianco, è il luogo di inizio di molte ascensioni famose, incluso il Dente del Gigante e la cresta ovest delle Jorasses. Anche per coloro che non praticano l’alpinismo, un pernottamento qui offre un panorama sorprendente, con tramonti e albe da incastonare nei ricordi più affettuosi. Il rifugio può essere raggiunto attraverso la funivia Skyway. I puristi  hanno l’opzione di raggiungerlo a piedi, ma richiede una salita quasi verticale di 2mila metri D+, con la funivia che passa sopra la vostra testa, schernendo il vostro sforzo.

Dal Rifugio Torino, è possibile fare delle brevi escursioni sul ghiacciaio, accompagnati da una guida alpina per coloro che non hanno l’esperienza necessaria. In breve, è possibile raggiungere la Combe Maudite o dare uno sguardo alla famosa Mer de Glace.

Il rifugio segue l’orario di apertura della Skyway e in ottobre è aperto tutti i giorni.

Rifugio Prarayer

La diga di Place Moulin, con i suoi 155 metri di altezza, è uno dei più giganteschi sbarramenti in Europa. Il suo serbatoio ha dato vita al suggestivo lago di Prarayer, incastonato tra le cime delle montagne della valle alta di Bionaz. La strada che porta al rifugio Prarayer inizia presso la diga e prosegue lungo la riva destra del lago. La passeggiata lungo questo percorso è piacevole e non presenta difficoltà, con affascinanti giochi di contrasti autunnali: l’acqua azzurra del lago che riflette i larici rossi. Il rifugio, costruito in massicci blocchi di pietra, è situato su un’ampia distesa pianeggiante. Proseguendo lungo il sentiero per circa 20/30 minuti dopo il rifugio, si arriva alla Brenva Foula di Gorzé, un larice millenario che ha 500 anni e 522 cm di circonferenza. Il rifugio rimane aperto fino al primo novembre.

Rifugio Grauson

La località di Cogne è conosciuta per essere un punto d’accesso al Parco Nazionale Gran Paradiso, ma offre anche aree al di fuori di questo parco, che meritano una visita per la loro bellezza preservata. Una di queste è la Valle di Grauson, che si estende dalla borgata di Gimillan fino alla piramide della Tersiva.

Il Rifugio Grauson, situato al centro di questa valle e costruito nel 2020, è facilmente raggiungibile attraversando cascate, prati alpini e agglomerati di baite in legno e pietra. Questo rifugio, dal design semplice ma ben rifinito, propone piatti preparati con prodotti tipici del territorio.

Il Grauson offre inoltre un’ottima base per escursioni ai laghi Lussert, tre incantevoli laghi alpini che si svelano progressivamente all’interno di un contesto naturale selvaggio e imponente.

Ricorda, il rifugio è aperto durante il fine settimana.

Dalma Bonaiti

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