Portare il cane in montagna presuppone delle regole da conoscere e seguire per non rischiare di creare disagi all’amico a quattro zampe.
Organizzare le vacanze non significa solo scegliere la meta, l’alloggio e preparare le valigie. Quando si ha un cane occorre valutare cosa sia meglio per l’animale.
I cani sono i migliori amici dell’uomo, fidati e coccolosi. Per i propri padroni sarebbero pronti a fare qualsiasi cosa e noi non possiamo essere da meno. Il momento della vacanza deve essere fonte di relax e divertimento per tutta la famiglia, animali inclusi. Sia che si scelga come destinazione il mare, una città d’arte, il lago o la montagna occorre considerare le necessità dell’amico a quattro zampe.
Negli ultimi anni è aumentata – fortunatamente – la possibilità di poter portare i cani in giro per l’Italia con sé. Ci sono tanti alberghi che ospitano volentieri gli animali da compagnia consentendo alla famiglia di evitare di dover “abbandonare” l’amico per qualche giorno. La montagna potrebbe essere la meta perfetta con i suoi ruscelli, i prati in cui camminare, i torrenti e sentieri.
Il cane in montagna sì ma con alcuni accorgimenti
Il cane potrebbe scorrazzare senza problemi, seguire tracce e odori ma non occorre dimenticare di eliminare ogni situazione che potrebbe essere fonte di stress o fatica eccessiva. L’esperienza di una vacanza in montagna potrebbe rivelarsi perfetta per tutta la famiglia, adulti. bambini e amici a quattro zampe. I cani possono tranquillamente accompagnare i padroni nelle escursioni ad alta quota, ad esempio, a condizione che siano sani e non abbiano problemi di tipo cardiocircolatorio. Prima di partire è bene consultare il proprio veterinario e accertarsi che il cane sia in salute.
Meglio non esagerare, poi, con l’alta quota. E non vale solo per gli animali ma anche per noi esseri umani. Avete mai sentito parlare del mal di montagna? Comporta vertigini, senso di nausea, fatica, senso di stordimento a causa della più bassa pressione atmosferica e della riduzione di ossigeno nell’organismo.
Può essere avvertito tra i 1.500 e i 2.500 metri di altitudine anche dai cani. Attenzione, dunque, alla salita. La variazione di altitudine potrebbe scatenare nell’animale irritabilità , tosse, vomito, scialorrea. Vale anche in caso di utilizzo di una seggiovia. Il cane può salirvi ma con guinzaglio e museruola. Per evitare i sintomi citati è consigliabile salire in quota gradualmente per dare il tempo all’animale di acclimatarsi.
Durante una passeggiata tra i boschi, poi, sempre meglio tenere il cane al guinzaglio in modo tale da far attenzione ad eventuali pericoli ed evitare che si perda o venga aggredito da animali selvatici. Si consiglia di percorrere sentieri di bassa o media difficoltà e di avere sempre con sé l’occorrente per far mangiare e bere l’amico a quattro zampe. Meglio non fidarsi dell’acqua dei ruscelli o di altre fonti d’acqua, potrebbero essere contaminate da batteri.
Uno zaino, dunque, dovrà contenere tutto il necessario per far vivere un’esperienza serena in montagna anche al proprio cane.