Durante l’anno capita a tutti di dimenticare un compleanno, un anniversario, date che chissà perché non ci entrano proprio in testa. Ci sono giorni invece che, fin da bambini, stentiamo a dimenticare, come il 10 agosto, in cui cade la Notte di San Lorenzo. La notte delle stelle cadenti. Crescendo si scopre poi che in realtà non siano stelle cadenti quelle che possiamo ammirare nel cielo, e che la data in cui il fenomeno si verifica non sia poi così precisa. Ma ammettiamolo, anche quest’anno saremo in tanti ad alzare gli occhi al cielo nella notte del 10 agosto. Un’occasione perfetta per trascorrere una notte in quota, ospiti dei bivacchi alpini e appenninici.
Bivacchi sotto le stelle…cadenti!
La Notte di San Lorenzo, il 10 agosto, è nota come la notte delle stelle cadenti. Una ricorrenza annuale su cui è bene fare qualche chiarimento. Lo spettacolo che ci lascia col naso all’insù nell’oscurità a riflettere su desideri da esprimere in una frazione di secondo, non è in realtà una pioggia di stelle. Si tratta di uno sciame meteorico che si origina dalla coda di una cometa, la Swift-Tuttle.
Nel mese di agosto, ogni anno, il nostro Pianeta si ritrova ad attraversare una nube di meteore, detriti originati dalla coda di questa cometa, scoperta nel 1862. Caratterizzata da un’orbita di 133 anni attorno al Sole, Swift-Tuttle è un vero gigante, con un diametro di 26 km. Per la Terra potrebbe risultare alquanto pericolosa, pensate che le sue dimensioni sono il doppio dell’asteroide che ha spazzato via i dinosauri. Ma gli scienziati assicurano che almeno per i prossimi 2000 anni, non creerà problemi. A occhio nudo non si ha possibilità di vederla, perlomeno non quest’anno. L’anno buono potrebbe essere il 2126.
Le particelle “abbandonate” nello Spazio dalla coda della cometa, entrando nell’atmosfera terrestre a grande velocità (circa 60 km/s), si disintegrano per effetto dell’attrito e regalano ai nostri occhi lo spettacolo di quelle scie luminose note come “lacrime di San Lorenzo”. Il picco di visibilità della pioggia di meteore da parte di noi piccoli umani varia annualmente nel corso del mese di agosto, dunque il 10 è da considerarsi una data scelta per convenzione, ma non è detto che si tratti della notte perfetta. Quest’anno, come riportato da Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, il picco è atteso il 13.
Ora, se ciò che vediamo sono frammenti della coda della grande Swift-Tuttle, perché le “stelle cadenti” sono note come Perseidi? La ragione deriva dal fatto che tutte le scie luminose che possiamo vedere nelle notti di agosto sembrano provenire dalla costellazione di Perseo. Per ammirare lo spettacolo delle Perseidi sono necessarie alcune condizioni: cielo sereno, Luna non piena, scarso inquinamento luminoso. La montagna è decisamente un ambiente perfetto. Oggi vi consigliamo 10 bivacchi raggiungibili attraverso sentieri escursionistici (E/EE), distribuiti lungo lo Stivale.
Bivacco Chentre-Bionaz, Valle d’Aosta. La struttura in legno dal particolare tetto curvilineo, inaugurata nel 2010, si trova a una quota di 2.530 m in Località Praz de Dieu – Bionaz (AO), in Valpelline, sotto la Becca di Luseney. Il sentiero che porta al bivacco (tempo medio di percorrenza: 3 ore) inizia a quota 1.687 m, presso la frazione La Ferrere, raggiungibile a sua volta a piedi dalla Diga di Place Moulin, punto di appoggio per le auto.
Bivacco Gias Nuovo, Piemonte. Si trova a una quota di 1.893 m nella piana del Gias Nuovo di Sea, nel comune di Groscavallo (TO). Anche questa struttura è molto nuova, inaugurata nel 2019, appare come una casetta in legno di forma triangolare. La si raggiunge in circa 2 ore e 50 minuti di cammino partendo dalla località Forno Alpi Graie (1.219 m), frazione di Groscavallo.
Bivacco Aronte, Toscana. Storico “rifugio” delle Alpi Apuane (risalente al 1902 e di recente ristrutturato), in pietra e malta e di un iconico colore rosso, è situato nel comune di Massa poco distante dal Passo della Focolaccia a una quota di 1.642 m. È raggiungibile nel versante massese da Resceto (circa 3 ore) e da Forno (circa 4 ore), in quello garfagnino da Campocatino (circa 2 ore e 30) e da Gorfigliano (dal Passo della Tombaccia in circa 2 ore).
Bivacco Tito Zilioli, Marche. Posizionato a una quota di 2.250 m in località Sella delle Ciaule, lungo la via di salita al Monte Vettore dal valico di Forca di Presta (1.536 m), appare come una struttura moderna in legno. Merito dei lavori di rifacimento del bivacco a seguito del sisma del 2016 che avevo reso inagibile la struttura originaria, risalente al 1960. È raggiungibile in circa 2 ore di cammino da Forca di Presta.
Bivacco Colle Gaudolino, Basilicata. Dall’aspetto di una casetta in legno, il bivacco si trova all’interno del Parco Nazionale del Pollino, a una quota di 1.680 metri ai piedi del versante ovest del Monte Pollino, nel comune di Viggianello (PZ). Si raggiunge in circa 1 ora e 20 minuti di cammino partendo dalla località Colle dell’Impiso (1.550 m).
Bivacco città di Clusone, Lombardia. È uno dei bivacchi delle Alpi Orobie, realizzato in metallo e di colore mattone, e si trova sul versante sud del Pizzo della Presolana, poco sotto la Cappella Savina, a una quota di 2.050 m nel comune di Castione della Presolana (BG). La struttura attuale risale al 2015, in sostituzione del precedente bivacco storico del 1968. Lo si raggiunge dal Passo della Presolana (1.297 m) in circa 2 ore di cammino.
Bivacco Bianchi, Friuli – Venezia Giulia. È una casetta in legno con tetto a falda spiovente, posizionata su una distesa erbosa in Val Alba, a una quota di 1.712 metri nel comune di Moggio Udinese (UD). Si raggiunge in 2 ore di cammino dal parcheggio della Riserva Naturale della Val Alba (1.050 m).
Bivacco Fusco, Abruzzo. È situato nel massiccio della Maiella, a 2.455 metri di quota nell’anfiteatro delle Murelle, alle pendici del Monte Focalone, nel comune di Pennadipiedimonte (CH). Il bivacco, in metallo colore giallo limone, è raggiungibile dal rifugio Pomilio (1.892 metri) in circa 2 ore e 30 minuti di cammino.
Bivacco Vigolana, Trentino-Alto Adige. Situato a una quota di circa 2.030 metri nel Comune di Altopiano della Vigolana (TN) è una struttura di nuova costruzione, in metallo, a forma di piramide rovesciata, inaugurata nel 2016 in sostituzione del vecchio bivacco posato nel 1966, intitolato a Giambatta Giacomelli. È noto anche come bivacco della Vigolana o della Madonnina, dal nome del monolite che lo sovrasta. Si raggiunge in circa 3 ore dalla località Malga Bue (1.028 m).
Bivacco Col Mandro, Veneto. È una capanna in legno situata a quota 1.844 metri nel Gruppo del Civetta, in località Col Mandro (San Tomaso Agordino, BL). Si può raggiungere da Collaz, frazione di Cencenighe (1.031 m) in circa 3 ore di cammino.