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10 motivi che ci spingono ad andare in Montagna e che potete usare per convincere gli altri a seguirvi

Published by
Sander Lucioperca

Andare in montagna si sa, è un toccasana.

Ma quali sono le ragioni e i fattori che ci fanno percepire benessere dopo una giornata in montagna?

Diciamo che non ce n’è uno solo.
Difatti quando qualcuno ci chiede “perché vai in montagna?“, difficilmente troviamo adeguate risposte come “Per il panorama” o ” per fare attività fisica“, perché se fosse solo questo potremmo semplicemente andare in macchina su un belvedere o andare in palestra a fare ginnastica.

Vediamo quali sono fattori che più influenzano noi amanti della montagna!

1. Il “terreno d’avventura”
Entrare e passare il tempo in un ambiente dove diversi fattori sfuggono al nostro controllo, all’inizio può incutere timore, ma il nostro inconscio tende naturalmente ad abbandonarsi all’ambiente circostante e la montagna favorisce questo abbandono, aiutandoci a liberarci dalla mania del controllo e donandoci una sensazione di rilassamento.

2. L’attività fisica leggera prolungata
Il tipo di attività che si fa in montagna, ossia la camminata a passo costante in salita è un vero toccasana per il corpo. Non sovraccarica l’apparato cardiaco, in quanto si rimane sempre in una zona aerobica, favorisce la perdita di peso, si rinforza la resistenza delle gambe e, con l’uso dei bastoncini da montagna, si rinforzano anche tronco e braccia. Altri effetti benefici della camminata in salita sono:

  • Ottimizzazione della pressione sanguigna
  • Riduzione della trigliceridemia
  • Aumento della sensibilità insulinica e della tolleranza metabolica ai carboidrati
  • Riduzione del colesterolo
  • Riequilibrio degli stimoli sete/appetito
  • Riduzione di rischio osteoporosi
  • Aumento della fiducia e stima in se stessi
  • Diminuzione dello stress

3. La meditazione
Forse non ce ne accorgiamo, ma quando camminiamo a passo costante, dopo i primi minuti di adattamento, il battito cardiaco e il respiro si regolarizzano. Questo flusso costante e ritmico di aria e sangue attraverso il nostro corpo unito alla quiete (se non si è in sentieri troppo chiassosi) dell’ambiente circostante produce un vero e proprio stato meditativo, dove pensieri ed emozioni fluiscono attraverso la nostra mente in maniera più controllata ed armoniosa, permettendoci magari di vedere le cose con uno stato d’animo più sereno e vedere le cose dalla giusta prospettiva.

4. Mettersi alla prova con se stessi
La fatica, l’impegno fisico e il dislivello da percorrere sono dei limiti che possono spaventarci, ma la soddisfazione di portare a termine una vetta, ricompensa di tutti gli sforzi, dandoci la stupenda sensazione di riuscire a portare a termine prove che magari all’inizio ci sembravano impossibili.

5. Uscire dalla “zona di comfort”
Nella vita di tutti i giorni siamo abituati ad avere dei punti di riferimento fissi.
Questo ci rende tranquilli, ma al contempo “anestetizza” il cervello che non ha più la necessità di trovare soluzioni o di attivarsi per adattarsi agli stimoli circostanti, visto che tutto è già sotto controllo.
Uscire dalla cosiddetta “comfort zone” riaccende l’istinto primordiale di sopravvivenza, acuisce i sensi e risveglia la nostra capacità di percepire pericoli e vantaggi che un ambiente ignoto ci può offrire.

 

Uscire dalla zona di comfort produce benefici fisici e mentali

6. La vista
Sicuramente il panorama non è tutto, ma vedere le vette, i panorami, i paesi a valle minuscoli, essere immersi in un ambiente naturale, è una gioia per gli occhi e per la mente.

I panorami non sono tutto, ma la forza di un ambiente naturale è uno degli stimoli che ci fa percepire il benessere di una giornata passata in montagna

7. La natura
Quando ci troviamo immersi tra piante, rocce, rumori di animali selvatici e lontano da smog e ambienti chiassosi il nostro cervello ringrazia. Si torna a percepire stimoli primordiali, i suoni, gli odori, il vento sulla pelle. Torniamo a immergerci in un ambiente nel quale l’essere umano è nato e si è voluto per millenni. La sensazione di benessere che si percepisce dopo una prima fase di adattamento è immensa.

8. Il tempo
In montagna, il tempo acquista un altro valore. Non guardiamo più l’orologio ogni 5 minuti come in città. Il progredire del nostro passo è dato dalla vetta che vediamo avvicinarci e che sicuramente ci aspetta. Se vediamo che siamo in ritardo o in anticipo sui tempi che ci eravamo prefissati non ne faremo un dramma, come quando stiamo per arrivare in ritardo ad un appuntamento in città.
Non ci importa fermarci a fare una foto o a guardare il panorama. La cima aspetta.

9. Digital detox
Così come non ci viene voglia di guardare l’ora, noterete che, durante una gita in montagna, sentirete di meno la necessità di controllare lo smartphone per verificare telefonate, messaggi o notifiche varie. A volte ci si dimentica il telefono in una tasca dello zaino e lo si controlla solo a fine giornata, con la consapevolezza che se abbiamo perso una chiamata non è la fine del mondo. Anzi, a volte percepiamo come sensazione di libertà il non essere raggiungibili al telefono. Cosa che contribuisce a diminuire lo stress e darci una sensazione di benessere.

10. Il riposo

E finalmente il riposo a fine gita.
Una delle sensazioni più belle è quando, alla fine della giornata passata in montagna, ci si rilassa.
E’ un tipo di stanchezza piacevole, ed è bello godersela in relax magari con una birra e 4 chiacchiere con i compagni di gita!

A tutti i praticanti di trekking ed escursionismo, qual’è il fattore che vi piace di più e sentite più vostro?

A tutti gli altri. Cosa aspettate? Comprate un paio di scarpe da montagna e iscrivetevi a un gruppo di trekking della vostra zona! I benefici che ne avrete ricompenseranno lautamente la fatica di salire su una vetta!

Sander Lucioperca

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