Accappatoi pieni di germi e batteri, tutti sbagliano il lavaggio: ogni quanto farlo? Non puoi sbagliare

Tra gli accessori più importanti nel bagno ci sono asciugamani e accappatoi. Ma ogni quanto dovremmo lavarli? La risposta.

L’igiene domestica è fondamentale per prevenire problemi di salute e mantenere un ambiente pulito e sicuro. Tra gli articoli che necessitano di particolare attenzione vi sono asciugamani e accappatoi, strumenti quotidiani che, se non cambiati regolarmente, possono diventare focolai di batteri e funghi. Attenzione alla tempistica con cui li laviamo. Ma, soprattutto, alle modalità con cui lo facciamo.

Accappatoio, germi e batteri
Fondamentale l’igiene del nostro accappatoio – (gentechevainmontagna.it)

L’igiene, dunque, è fondamentale per eliminare batteri e odori senza compromettere la morbidezza e la capacità di assorbimento del tessuto. Importante, inoltre, prevenire il deterioramento delle fibre sottili, mantenendo così l’efficacia del tessuto nel trattenere l’umidità e asciugarsi rapidamente. Non aspettiamo, dunque, di sentire un odore sgradevole sul nostro capo. In quel caso significa che umidità e muffa hanno già attecchito. E, quindi, è troppo tardi.

Ogni quanto lavare asciugamani e accappatoi?

Gli asciugamani dovrebbero essere cambiati frequentemente, idealmente dopo 2-3 usi, o anche più spesso se si notano segni di umidità persistente. Questa raccomandazione si basa sulla necessità di evitare la proliferazione di microorganismi che possono prosperare in ambienti umidi. Dopo l’uso, gli asciugamani devono essere ben asciugati e conservati in un luogo asciutto per minimizzare la crescita batterica.

Ogni quanto lavare accappatoi
Frequenza e modalità di lavaggio per l’igiene degli accappatoi – (gentechevainmontagna.it)

Gli accappatoi, utilizzati per un tempo più lungo, richiedono una cura simile. È consigliabile sostituirli settimanalmente, soprattutto se sono stati indossati dopo un bagno o una doccia. Anche in questo caso, è fondamentale assicurarsi che gli accappatoi siano completamente asciutti prima di riporli e che siano lavati con regolarità per evitare accumuli di batteri e odori sgradevoli. I dermatologi e gli infettivologi americani della New York University School of Medicine ritengono che sia meglio lavare l’accappatoio ogni tre, al massimo quattro usi.

Non solo la frequenza del cambio è importante, ma anche la modalità di lavaggio. Utilizzare acqua calda e un buon detersivo aiuta a rimuovere efficacemente i batteri e i residui di sudore o prodotti per la cura del corpo. È inoltre utile usare l’asciugatrice o una buona ventilazione per garantire che asciugamani e accappatoi siano completamente asciutti, riducendo ulteriormente il rischio di proliferazione batterica.

Gli accappatoi in spugna devono essere lavati a una temperatura massima di 60 gradi Celsius. Per gli accappatoi in microfibra, la temperatura di lavaggio deve essere mantenuta a un massimo di 40 gradi Celsius. Indipendentemente dal tipo di accappatoio, la centrifuga deve essere impostata a un massimo di 600 giri.

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