Acqua in bottiglia, c’è da fare molta attenzione, perché il rischio di stare male è molto elevato: guai in vista per la salute!
Se c’è un caso nel quale l’acqua fa male, potrebbe essere solo questo: l’acqua in bottiglia a cui devi fare attenzione, è fonte di malessere per l’organismo. Ma perché si afferma ciò? Soprattutto sorge spontanea la domanda: qual è quella più pericolosa? Non è una fake news, ma un avvertimento perché ne esiste davvero una pericolosa per chiunque.
Attenzione, quando si parla di acqua, al di là del fatto che sia in bottiglia o meno, va bevuta per il benessere dell’organismo. Idratarsi è essenziale per stare in salute. La questione di cui si sta trattando infatti verte attorno un altro aspetto, ovvero c’è un tipo specifico di prodotto che può danneggiare la salute. Quindi, no, non tutta l’acqua fa male, anzi questa fa bene a prescindere, ma è altresì vero che l’alto consumo di una specifica tipologia nuoce gravemente alla salute.
Chi l’avrebbe mai detto che anche dietro la fonte di vita per eccellenza, ci potesse essere una rivelazione così scomoda? Ecco cosa sapere, ma soprattutto assumere la consapevolezza che bere acqua fa bene, ma attenzione a non prendere quella sbagliata in bottiglia.
Attenzione all’acqua in bottiglia in questione, fa male al corpo!
Quindi, fatta chiarezza su l’aspetto in questione, ci si domanda per quale ragione una determinata tipologia di acqua, farebbe male. Non c’entra il fatto che sia in bottiglia. Certamente, abbeverarsi mediante quella che discende fresca dalle montagne, non è un errore, ma alle volte soddisfare la propria sete con quella che segue determinati parametri, è la scelta migliore, specie se si soffre di alcune condizioni di salute definite “pericolose”.
Bere acqua fa bene, anche quella in bottiglia, ma attenzione a tutti quei prodotti che contengono dei valori che nuocciono alla salute, soprattutto se si parla di reni e calcoli renali. Infatti, se c’è un tipo di acqua che può fare male, è proprio quella che appesantisce questo sistema. Qual è la peggiore? Senza dubbio quella con un residuo fisso maggiore. Si tratta di solidi disciolti in acqua dolce, dall’inglese “total dissolved solids”, siglato TDS.
Meno residuo fisso c’è, migliore è l’acqua. Appunto, quelle minimamente mineralizzate che hanno un valore del parametro tra compreso tra 10 e 80 mg/L, sono le migliori per chi soffre di patologie renali. Per chi invece non ha patologie renali, vanno bene quelle con un apporto tra 80 e 200 mg/L, cioè la acque oligominerali. Da evitare assolutamente, specialmente nel lungo periodo, il consumo di acqua in bottiglia con un residuo fisso che va da 200 e 1.000 mg/L, le mediominerali.