Una imponente sanatoria fiscale quella pensata dal Governo Meloni. Ecco quali sono le multe incluse e quelle escluse.
Da sempre, sulle sanatorie, di ogni tipo, la politica si divide. Che siano i condoni edilizi oppure le sanatorie fiscali e tributarie, per uno schieramento si tratta di un modo di non vessare i cittadini. Per altri, invece, un favore che si fa ai “furbetti”, invece di perseguirli e punirli. In questa fase, dunque, sembra prevalere la prima linea, quella del Governo presieduto da Giorgia Meloni. Ecco, allora, quali multe potranno essere cancellate.Â
Preliminarmente dobbiamo dirvi che è ormai certa la la proroga della quinta rata della rottamazione delle cartelle, che è prevista per il 15 settembre. Ma questa decisione si inquadra di una serie di provvedimenti economici che il Governo Meloni ha sul proprio tavolo. Con queste misure, si prevede di smaltire circa 100.000 liti pendenti, per un valore totale di 40 miliardi di euro. Questo dovrebbe contribuire a liberare risorse e a rendere più efficiente l’operato dei tribunali tributari.
In cosa consiste la nuova sanatoria fiscale?
Dunque, il governo italiano ha annunciato una nuova sanatoria fiscale per il 2024, mirata a facilitare la risoluzione dei debiti fiscali, incluse le multe stradali. Il decreto attuativo, attualmente in fase di approvazione parlamentare, prevede una serie di agevolazioni per i contribuenti.
Diverse le questioni sul tavolo. In primis, possiamo dire che i contribuenti possono saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate a condizioni più vantaggiose, con riduzioni significative delle somme dovute e delle sanzioni. Sarà possibile infatti far cessare le liti fiscali pendenti in modo agevolato, incentivando la risoluzione rapida delle controversie. Il Governo, poi, prevede anche miglioramenti tecnologici per snellire le procedure, come l’uso di udienze da remoto e la comunicazione tramite posta elettronica certificata (PEC).
Sono incluse le multe dei vigili urbani, della polizia, dei carabinieri e della polizia locale, se il Comune si è affidato all’ADER per il recupero dei crediti. Escluse, invece, le cartelle relative all’IVA riscossa sull’importazione; ai crediti dovuti a condanne da parte della Corte dei Conti; alle risorse proprie tradizionali UE; alle somme dovute come recupero di aiuti di Stato; alle multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni, infine, vuole eliminare la mediazione per gli importi fino a 50.000 euro. Per velocizzare la risoluzione delle controversie di minore entità , la mediazione con le Autorità fiscali sarà sostituita da una conciliazione preventiva. Se il decreto attuativo verrà approvato dal Parlamento, la sanatoria fiscale entrerà in vigore per i debiti compresi fino al 31 dicembre 2023.Â