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Assegno Unico e genitori separati: come avere il massimo e non rischiare di perderlo

Come avere il massimo dall’Assegno Unico anche se si è genitori separati: non rischiare di perderlo in questo modo.

Anche i genitori separati hanno diritto all’Assegno Unico e possono sperare di avere il massimo, ma per farlo devono rispettare alcune regole: ecco quali. Tutti e due i genitori devono essere d’accordo e compilare nel modo giusto tutte le informazioni essenziali per avere un esito positivo.

Assegno Unico e genitori separati
Assegno Unico e genitori separati- (Gentechevainmontagna.it)

L’Assegno Unico universale è una forma di sostegno economico che il Governo ha introdotto per le famiglie italiane. Per tutti coloro che hanno un figlio, è previsto un importo mensile da definire in base al reddito. Questo importo cessa al compimento dei 18 anni del bambino oppure viene ridotto fino ai 21 anni. Anche per i genitori separati la normativa lo prevede, ma ecco cosa bisogna fare per avere il massimo.

Assegno Unico universale per genitori separati: la procedura per avere il massimo

I genitori separati possono avere l’Assegno unico universale, ma come per tutti gli altri, devono presentare il modello Isee. Secondo la legge, i coniugi non appartengono allo stesso nucleo familiare, ai fini dell’Isee, solo se sono vigenti determinate condizioni. Tra le condizioni necessarie: devono essere separati legalmente, non avere la stessa residenza, uno dei due non deve avere la potestà del figlio, aver fatto la proposta della domanda di divorzio, ed avere in corso un procedimento che indica l’abbandono del coniuge. Per tutti gli altri casi, anche se i genitori sono separati, l’Isee da presentare è sempre congiunto.

Assegno Unico, genitori separati a chi spetta l'Assegno Unico
Come avere il massimo dell’importo dell’Assegno Unico e non rischiare di perderlo- (Gentechevainmontagna.it)

La condizione necessaria per avere due Isee separati è quindi la residenza differente. In questo caso, uno dei due genitori può presentare la domanda e allegare la rinuncia dell’altro che acconsente a dare la sua parte al genitore affidatario. In caso contrario invece, entrambi i genitori separati possono presentare domanda per Assegno Unico universale, e percepirne quindi la metà.

Il genitore non convivente infatti può presentare l’autonoma dichiarazione Isee o fornire solo il numero di protocollo per poter percepire la metà dell’assegno unico. Questo vuol dire che, come prevede articolo 2 comma 4 del decreto legislativo n. 230/2022: “L’assegno è corrisposto dall’INPS ed è erogato al richiedente ovvero, a richiesta, anche successiva, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario”.

In caso di pagamento al 50% all’altro genitore, bisogna presentare i dati di pagamento di entrambi e così l’assegno viene disposto su due conti bancari differenti. Se, anche con in corso l’affidamento condiviso, il giudice stabilisce il collocamento del minore presso il genitore richiedente, si può anche decidere che l’assegno spetti nella misura del 100% al genitore collocatario. 

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