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Attenzione quando fai un bonifico: rischi di perdere decine di migliaia di euro se fai questo comune sbaglio

Un banalissimo errore durante l’emissione di un bonifico bancario potrebbe essere la causa di una perdita ingente di denaro.

Ad oggi i bonifici bancari sono il mezzo più utilizzato dai cittadini per la trasmissione, nonché l’accredito di denaro. Questo strumento, largamente utilizzato, prevede diversi controlli attinenti all’Agenzia delle Entrate, alle possibili frodi e alle tanto temute truffe. Tutte possibili situazioni, queste, che avvengono sotto gli occhi ignari di chi utilizza con estrema tranquillità il proprio conto.

Attenzione al bonifico
Occhio a questo bonifico: l’errore a cui prestare attenzione – (gentechevainmontagna.it)

A sostenere i cittadini, lo Stato e gli istituti bancari sono proprio questi controlli rigorosi, che permettono di intercettare quanto prima possibile un’ipotetica anomalia. A giocare un ruolo rilevante durante l’emissione di un bonifico è la nota ‘casuale’. Si tratta di una breve descrizione volta a riassumere il motivo del trasferimento di denaro da un conto all’altro.

Tuttavia, tale mezzo pare non bastare in alcuni casi, soprattutto quando l’emissione di bonifici richiede indicazioni ben precise, che non possono in alcun modo scindere da tale obbligo. Un errore del genere, può costare davvero caro, per questo è importante conoscere le regole ed applicarle in maniera corretta.

Cosa sono i bonifici parlanti e perché sono essenziali

In questo periodo storico, ad essere subentrati nell’ecosistema dei sostegni fiscali sono state diverse agevolazioni come Ecobonus, bonus ristrutturazione e detrazioni per l’acquisto di mobili. Sebbene siano opportunità importanti per i cittadini, alcuni banalissimi errori potrebbero annullare il beneficio, perdendo così migliaia di euro che sarebbero altrimenti restituiti. In questo contesto, per tali interventi non è sufficiente inviare un semplice bonifico, ma è necessario seguire indicazioni ben precise per avere il diritto alla detrazione.

Bonifico parlante: le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate
Bonifico parlante: l’ Agenzia delle Entrate spiega nel dettaglio le modalità – (gentechevainmontagna.it)

Il bonifico parlante, in tal senso, è bene sapere che rappresenta un tassello fondamentale per ottenere benefici fiscali in ambito edilizio, collegato a interventi come ristrutturazioni, acquisto di mobili ed elettrodomestici, e ecobonus. La sua compilazione richiede una particolare attenzione, poiché varia a seconda del tipo di intervento, includendo dati specifici quali causali e codici fiscali.

Nel caso delle detrazioni per ristrutturazioni, il bonifico parlante è obbligatorio e richiede l’inserimento di dati come la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento. Per le spese per mobili ed elettrodomestici, d’altro canto, il bonifico parlante non è obbligatorio: ci sono alternative come carta di debito o credito.

Per l’ecobonus, il pagamento tramite bonifico parlante è obbligatorio, con modalità variabili in base alla presenza di reddito d’impresa. Il contribuente senza reddito d’impresa deve utilizzare bonifico bancario o postale, mentre per chi lo ha, sono previste alternative alla modalità di pagamento tramite bonifico. La compilazione corretta del bonifico parlante è infatti essenziale per ottenere l’ecobonus, e il documento funge da garante in caso di controlli sulla legittimità delle detrazioni.

Se si commettono errori nella compilazione, l’Agenzia delle Entrate concede una seconda opportunità. Il contribuente può correggere il tutto, effettuando un nuovo bonifico corretto e parlante all’impresa. In alternativa, se il bonifico errato non può essere ripetuto o se mancano dati, la detrazione spetta solo se il contribuente possiede una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dall’impresa. Questa dichiarazione, infatti, attesta la corretta contabilizzazione dei corrispettivi ai fini del reddito.

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