C’è chi lo aveva annunciato in pompa magna, ma non c’è nulla di vero negli aumenti delle pensioni a giugno.
In molti negli ultimi giorni hanno scritto dell’arrivo imminente di sostanziosi aumenti degli importi sui cedolini pensione. Tuttavia, non è affatto così.
Si tratta infatti di una notizia assolutamente non confermata. Non sono previsti infatti aumenti delle pensioni durante il mese di giugno, se non in casi isolati che, ad ogni modo, non interessano la maggior parte dei percettori. Ma vediamo da quale mese scatteranno i possibili aumenti di pensione.
Quando gli importi saranno più alti
Nonostante è vero che a giungo alcuni cedolini pensioni potranno essere più alti, questi aumenti riguarderanno solamente una piccolissima parte dei percettori. Alcuni pensionati infatti riceveranno degli arretrati proprio durante il mese di giugno, grazie anche al riconoscimento dei conguagli da parte dell’Inps nel mese di giugno. Si tratta però di casi isolati che non riguarderanno la maggior parte delle persone. Alcuni aumenti invece ci sono stati nei mesi passati, come ad esempio quelli del mese di gennaio, arrivati per via della rivalutazione della pensione in base all’inflazione.
Gli aumenti sono stati infatti calcolati in base all’aumento del costo della vita e sono stati del 5,4% per gli assegni fino ad un importo di 2.272 euro. Tuttavia gli aumenti per gli assegni oltre 10 volte il minimo sono stati di appena 1,9%. È stato questo il motivo per cui molti percettori dell’assegno pensionistico hanno deciso di rivolgersi al Giudice. Inoltre, ci sono stati degli aumenti anche durante il mese di marzo, grazie all’aggiornamento della riforma IRPEF, con il passaggio da 3 a 4 scaglioni con un aumento per i pensionati con reddito tra i 15 e i 28mila euro.
Ma degli aumenti sugli assegni ci saranno durante il mese di luglio. Alcuni cittadini riceveranno infatti la quattordicesima mensilità. Potranno ricevere questa misura i pensionati titolari di uno o più trattamenti pensionistici con l’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive. Chi ha almeno 64 anni e chi ha un reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti.
Informazioni più precise relative a questi aumenti verranno fornite nel prossimo mese di giugno direttamente dall’Inps, in particolare sui requisiti di reddito e sulla platea che verrà interessata da questa misura. Ulteriori informazioni riguarderanno inoltre il pagamento della quattordicesima. Infine, nel mese di agosto è previsto il rimborso del 730 a quei pensionati che presenteranno la dichiarazione dei redditi entro il 20 giugno.