Per ora si tratta di un’ipotesi al vaglio del Governo, con la previsione di aumenti per le pensioni fino ad un massimo di 100 Euro al mese.
È attualmente al vaglio del Governo un piano di riforma Irpef che potrebbe consentire di ottenere nel 2025 un aumento dell’assegno pensionistico fino ad un massimo di 100 Euro mensili. Il piano sarebbe accompagnato da una nuova rivalutazione al tasso presunto dell’1,6% e mira a semplificare ulteriormente gli scaglioni e le aliquote Irpef.
Ma, pur trattandosi al momento ancora solo di un’ipotesi, l’idea ha già ingenerato dissapori e polemiche: perché la misura verrebbe applicata solo ai redditi più alti, ovvero a pensionate e pensionati italiani che già percepiscono assegni sostanziosi e che dunque non si trovano nella necessità di ricevere supporti ed aiuti economici emergenziali. Le pensioni al di sotto dei 15.000 Euro annui, invece, non verrebbero incluse.
Dunque un aumento massimo di 100 Euro mensili, ma solo per chi supera soglie pensionistiche particolarmente elevate. E come pensa il Governo di riuscire a destinare fino a 1.200 Euro all’anno in più sugli assegni pensionistici, anche solo considerando quelli di fascia più elevata? Ebbene, le idee attualmente in discussione sono due: approfondiamole nel dettaglio.
In base a quanto emerso fino ad ora e stando alle dichiarazioni del vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, l’idea attualmente in esame valuta la possibilità di modificare lo scaglione Irpef garantito alla fascia di reddito compresa tra i 28.000 ed i 50.000 Euro all’anno, estendendo la soglia massima fino ai redditi pari a 55.000 Euro.
In questo modo, le pensionate ed i pensionati che percepiscono tra i 50.000 Euro ed i 55.000 Euro lordi all’anno potrebbero accumulare un risparmio massimo annuale di 660.00 Euro: tuttavia, la cifra sarebbe quasi la metà dei 100 Euro in più al mese ipotizzati. Dunque come arrivare alla soglia contemplata nel nuovo piano? Ebbene, attraverso l’applicazione di una ulteriore modifica dell’aliquota.
In altre parole, se l’aliquota Irpef attualmente fissata al 35% scendesse di un punto di percentuale, ovvero al 34%, il risparmio annuale crescerebbe a 933,00 Euro; mentre, diminuendola di un ulteriore punto, ovvero al 33%, si raggiungerebbero i 1.200 Euro annuali per un assegno mensile più sostanzioso di, eccoli, appunto 100 Euro. Al momento, tuttavia, non sono giunte conferme certe che l’ipotesi trovi luce nel 2025. E una cosa è certa: affinché accada, l’esecutivo dovrà riuscire nell’impresa tutt’altro che semplice di individuare e destinare alla misura le risorse economiche necessarie.
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