Legambiente ha assegnato ben 19 bandiere verdi ai comuni dell’arco alpino, durante l’edizione 2023. Il riconoscimento, a sostegno dell’impegno per l’ambiente e la sostenibilità, è dedicato a regioni, associazioni e operatori locali che, nell’ultimo anno, hanno investito su progetti attenti alla crisi climatica, alla tutela del territorio e allo spopolamento delle aree montane.
“La crisi climatica esaspera la convivenza uomo-natura, con conflitti che rischiano di diventare insostenibili per la nostra specie. E’ nelle pratiche di adattamento creativo e innovativo – spiega Vanda Bonardo, responsabile nazionale Legambiente Alpi – che la gente di montagna potrà e dovrà cimentarsi dando il meglio di sè per salvaguardare sè stessa ma anche i territori che stanno a valle, tenendo fede anche agli impegni della carta di Budoia. Anche per questo è importante riconoscere l’impegno di coloro che attraverso i vari campi di attività provano a dare forma a nuovi significati e valori per le terre alte, a partire dalle bandiere Verdi esempi concreti da contrapporre alle bandiere nere, ossia a quelle pratiche che non fanno bene all’ambiente e che guardano al passato e non al futuro della montagna”.
Il Piemonte è la regione più green d’Italia con ben 5 riconoscimenti a sostegno della tutale ambientale, seguita da Friuli-Venezia Giulia con 4 riconoscimenti, Veneto con 3 bandiere, Lombardia e Valle d’Aosta con 2 e Alto Adige, Liguria e Trentino con una bandiera.
Ecco l’elenco dei comuni premiati:
Per quanto riguarda i riconoscimenti agli operatori locali, sono stati premiati progetti nei comuni di:
Sono stati premiate associazioni locali e pro loco dei comuni di:
“La montagna sta dimostrando di essere un territorio resiliente e di offrire nuove opportunità rispondendo così a crisi climatica e spopolamento. Il mondo delle bandiere verdi è, infatti, la prova evidente di questa resilienza e forza delle comunità locali che puntano sempre di più su innovazione, sostenibilità ambientale, valorizzazione del territorio e adattamento innovativo. Ma la montagna non deve essere lasciata sola, oltre al grande lavoro che stanno facendo i territori, è importante mettere a sistema anche interventi nazionali e risorse, a partire da quelle del PNRR, che vadano a sostegno e supporto delle realtà montane ampliando e rafforzando anche i servizi di base e più politiche di mitigazione e di adattamento che mettano davvero al centro questi territori”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.
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