La fine di un’era dolce: la sentenza che cambierà la presenza dei biscotti nei supermercati. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Una sentenza definitiva sta per scuotere il mercato dei biscotti, mettendo fine a un’epoca di presenza consolidata nei supermercati. La decisione giudiziaria, ormai irrevocabile, promette di portare importanti cambiamenti nei reparti dolci delle catene di distribuzione.
Scopriamo insieme cosa ha determinato questo epilogo e quali potrebbero essere le implicazioni per i consumatori e le aziende del settore. Ben presto, infatti, questi biscotti scompariranno una volta per tutte da tutti i supermercati italiani. ma perché si è arrivati a una simile decisione?
Quali sono i biscotti che scompariranno dai supermercati?
Barilla, colosso dell’industria alimentare e proprietaria di marchi iconici come Mulino Bianco e Pavesi, ha avviato una battaglia legale che potrebbe rivoluzionare il settore dei biscotti. L’azienda ha preso di mira Tedesco, un produttore di dolci con un fatturato di oltre 60 milioni di euro, e Sapori Artigianali, titolare del marchio ODStore, accusandoli di produrre e distribuire biscotti che imitano in modo non autorizzato marchi registrati come Gocciole, Abbracci e Pan di Stelle.
L’azione legale è stata avviata da Barilla nel giugno 2023, quando ha denunciato Tedesco per concorrenza parassitaria, comportamento commerciale scorretto e contraffazione. La multinazionale di Parma ha chiesto la sospensione della produzione e commercializzazione di dieci tipologie di biscotti contestati. Tra le forme di biscotti oggetto di contestazione vi sono Tondolotti, Amiconi, Raggi di Sole, Maramao, Armoniche, Gocciolotti, Cruschetti, Zuccheri, Tuorlini e Biscotti con cereali e frutta.
Barilla sostiene che queste forme siano imitazioni dei suoi prodotti registrati, come Macine, Abbracci, Campagnole, Pan di Stelle, Molinetti, Gocciole, Gran Cereale, Galletti, Tarallucci e Gran Cereale frutta. Ma non solo. L’azienda ha anche ottenuto una prima vittoria il 15 gennaio, quando il tribunale ordinario di Brescia ha emesso un’ordinanza provvisoria che ha imposto a Tedesco di bloccare la produzione di tre biscotti e modificare il packaging di altri sei. Tuttavia, la questione solleva interrogativi sul futuro delle imitazioni di biscotti nel mercato italiano.
Tedesco produceva biscotti simili da 14 anni prima che Barilla depositasse i marchi nel 2014. Nonostante ciò, l’azienda ha dovuto interrompere la produzione delle forme contestate e modificare il packaging di altre. Questa azione potrebbe avere ripercussioni su altri produttori di biscotti simili presenti sul mercato. Di fatto, questi ultimi potrebbero essere coinvolti in azioni legali simili da parte di Barilla. La controversia solleva domande importanti sul futuro delle imitazioni di biscotti in Italia.
Se Barilla riuscisse a far valere le proprie ragioni legali, potrebbe mettere fine alla proliferazione di imitazioni che ha caratterizzato il settore per anni. Tuttavia, ciò potrebbe anche significare la scomparsa di molte versioni “finte” dei biscotti preferiti dagli italiani. Questo potrebbe avere delle possibili implicazioni sul mercato e sulle scelte dei consumatori. La “guerra dei biscotti” avrà senza dubbio delle conseguenze significative per l’industria alimentare e per gli amanti di questi biscotti.