L’aumento generalizzato dei costi in bolletta ha richiesto nuovi interventi e aiuti economici per fronteggiare la gestione generale.
Il bonus sociale resta attivo, relativamente a tutte le bollette e quindi forniture, con specifica attenzione a chi ha reddito basso e, da quest’anno, anche alla composizione del nucleo familiare. A questo tipo di beneficio però se ne aggiungono altri che sono stati determinati a livello governativo e regionale.
Sono strumenti di supporto che hanno come obiettivo quello di facilitare il passaggio al mercato libero. Ma non solo. Servono anche per contrastare gli aumenti in corso, nonostante la discesa del costo vivo delle materie e quindi anche di quelle che sono le esigenze personali in termini di consumi.
Bollette: il nuovo bonus economico a sostegno del reddito
Tra i bonus più importanti al momento presenti vi è il Reddito Energetico che viene regolato dal Decreto Ministeriale apposito e già pubblicato in gazzetta e che ha stanziato 200 milioni di euro per il 2024 e 2025. Questo bonus prevede diverse misure ed è composto da una molteplicità di sostegni che vengono concessi su base regionale.
Tra quelli disponibili sicuramente si differenzia il bonus fotovoltaico. Questo consente di ottenere un finanziamento a fondo perduto per poter adottare un sistema di produzione energetica grazie al quale è possibile consumare energia autoprodotta automaticamente. In questo modo il risparmio in bolletta è netto. Il dettaglio differente è relativo all’impossibilità di accumulare quella che non viene consumata. In questo caso, infatti, gli eccessi vengono gestiti direttamente dal Gestore del sistema energetico che la rivende a sua volta.
Il beneficio è previsto per quelle famiglie in condizioni economiche di svantaggio, che desiderano in questo modo optare per la produzione energetica. Le domande possono essere effettuate per chi rispetta i valori determinati quindi l’Indicatore della situazione economica deve essere entro i 15 mila euro, 30 mila euro con figli a carico. Il beneficio copre tutto il costo quindi non bisogna aggiungere una parte, si va dall’installazione al funzionamento stesso.
Il bonus energetico può essere richiesto anche da coloro che fruiscono di altri bonus o che hanno al momento attivo il bonus sociale. Ovviamente resta valido il limite reddituale, quindi tutto dipende dalle cifre ISEE che sono disponibili. L’impianto può essere richiesto sia mediante la Regione di appartenenza che attraverso il sostegno di società apposite che si occupano di finalizzare la domanda. Questo deve avere una potenza nominale di almeno 2 kW e non oltre i 6 ed include la polizza decennale contro i rischi per la manutenzione e il monitoraggio del funzionamento.