È stato annunciato come “Bonus 100 Euro” ma difficilmente raggiungerà quella cifra: tutto quello che c’è da sapere sull’ultima promessa del Governo.
I mass media anche di questo bonus ne hanno parlato in pompa magna nel momento in cui è stato ratificato dal Consiglio dei Ministri in data 30 Aprile. Durante le prime ore che il provvedimento era stato emesso, si parlava di un bonus di 100 Euro, che sarebbe dovuto essere elargito una tantum ai cittadini dai redditi più bassi.
Solo successivamente però, dati alla mano, sono emerse i paletti estremamente stringenti che limiteranno in maniera significativa l’applicazione e l’efficacia di questo provvedimento. Innanzitutto i 100 Euro saranno lordi, verrà quindi applicata l’aliquota IRPEF del 23%, prevista per tutti i redditi inferiori a 28.000 Euro. Ne deriva così che il bonus verrà di fatto ridotto a 77 Euro netti.
Non si tratta dell’unico problema che rende di fatto questo provvedimento molto meno significativo di quanto prometteva di essere. Verranno infatti esclusi moltissimi cittadini dal reddito molto basso ma che, per varie motivazioni, non rientrano nei parametri fissati dal Governo per l’ottenimento del bonus.
In Italia chi guadagna poco o pochissimo paga poche tasse o non ne paga affatto. In pratica, chi paga meno di 100 Euro di tasse l’anno non ha diritto al bonus. Anche i cittadini che risultano già fuori dalla pressione fiscale, rientrando nella cosiddetta “no-tax area”, non possono usufruire del bonus quindi, anche se ne facessero richiesta, la loro domanda non sarebbe approvata.
Si arriva a questo punto ad un altro punto critico dell’erogazione del bonus: non viene distribuito in maniera automatica a tutti gli aventi diritto. Al contrario, sarà necessario presentare una specifica domanda.
Infine, solo i lavoratori dipendenti potranno richiedere il bonus in questione: rimangono quindi di fatto esclusi tutti coloro che lavorano con altre forme di contratto o che fanno parte dell’esercito delle false partite iva, piaga significativa dell’attuale mercato del lavoro in Italia. Oltre a questo, possono avere accesso al bonus solo persone sposate e non divorziate con un partner e almeno un figlio a carico, oppure famiglie omogenitoriali ma sempre con almeno un figlio a carico.
Infine, i disoccupati non avranno diritto al bonus, che verrà calcolato solo sulla porzione di anno durante la quale si è lavorato. Chi ha lavorato per una sola metà di un anno, ad esempio, potrà richiedere soltanto metà del bonus, cioè 50 Euro, sempre lordi.
Ne deriva quindi che possono ottenere davvero il bonus di 100 Euro lordi, previsto per gennaio 2025, soltanto: i lavoratori dipendenti non divorziati con almeno un figlio a carico, un reddito annuo inferiore a 28.000 Euro e che siano stati sempre occupati nel corso dell’ultimo anno. Tutti gli altri potranno aspirare solo a cifre inferiori.
Non solo possono semplificare la pianificazione di un'escursione, ma possono anche fornire supporto durante il…
Queste innovazioni nell'abbigliamento da trekking consentono agli escursionisti di godere appieno delle loro avventure outdoor…
Questo tipo di esperienza, soprattutto tra le maestose Dolomiti, permette di riscoprire l’equilibrio interiore e…
Una volta intrapresa l'escursione, rimanere vigili e interpretare correttamente i segnali che la natura offre…
Le opzioni disponibili si dividono principalmente in due categorie: softshell e hardshell. Scopriamo le differenze…
La formazione della condensa è influenzata da diversi fattori, tra cui l'umidità del terreno, la…