Esistono diversi modi per assicurarsi cure mediche senza rivolgersi al privato spendendo una fortuna. Sono disponibili tanti bonus salute.
Siamo abituati, ormai, a cercare ogni bonus possibile per tentare di risparmiare qualcosa a fine mese, ma questi “aiuti” promossi da governo sono così tanti che spesso ce ne perdiamo qualcuno per strada.
Addirittura nel comparto salute esistono numerosi benefit da richiedere, validi anche per il 2024, che possono tornare comodi in caso non si abbia abbastanza budget per pagare un professionista nel privato, o se i tempi di attesa del SSN fossero troppo lunghi.
Bonus salute 2024, ecco tutto quello che c’è da sapere e come ottenerli
Anticipiamo subito che non esiste un unico e univoco bonus salute, ma tante misure che però possono anche cumularsi tra loro. Inoltre c’è da dire che i bonus si concretizzano in diverse forme, ovvero sconti, erogazioni in voucher o detrazioni fiscali. Il risultato però è sempre lo stesso: il beneficiario risparmia sulla spesa finale delle prestazioni mediche ricevute.
Impossibile dunque non menzionare il bonus psicologo, che è stato richiesto a gran voce e che sarà disponibile anche per questo 2024. Come sappiamo, con questo bonus si ottiene un voucher spendibile presso professionisti psicologi aderenti all’iniziativa, per avere una terapia di supporto verso vari tipi di disagio mentale.
Chi vuole chiedere il bonus psicologo non deve fare altro che visitare il sito INPS e cercare la sezione “Contributo sessioni psicoterapia” e rispondere al requisito base che è un ISEE inferiore ai 50 mila euro. Sarà stilata una graduatoria e successivamente si potrà ricevere fino a 1500 euro, da spendere in uno studio di un professionista.
Oltre a questo bonus non dobbiamo dimenticare che in sede di dichiarazione dei redditi si possono detrarre le spese sostenute nell’anno 2023 per farmaci, visite specialistiche, ma anche spese veterinarie per i propri animali da compagnia, e persino ingressi alle Terme e SPA. La detrazione fiscale è del 19% e permette dunque di recuperare una parte di quanto speso. Ovviamente per ottenere il rimborso è necessario aver pagato con metodo tracciabile e utilizzato il codice fiscale al momento dell’emissione della fattura.
A favore delle mamme, poi, c’è anche il bonus latte artificiale. Le donne che per motivi di salute o altri impedimenti non riescono ad allattare al seno possono ottenere anche fino a 400 euro di bonus per comprare il latte in polvere. Anche in questo caso le richiedenti devono rispondere a determinati requisiti, tra i quali un ISEE non superiore ai 30 mila euro.