Se sei alla ricerca di un campeggio libero, fai molta attenzione perché in questo caso arriva una multa salatissima.
L’Italia offre una varietà paesaggistica notevole, per questo motivo è una delle mete turistiche preferite al mondo. Sia i turisti italiani che quelli stranieri sono attratti dalla bellezza del territorio, ma anche dai beni artistici e culturali, così come dalle tradizioni culinarie. Se a tutto ciò ci aggiungiamo anche i numerosi eventi organizzati proprio per favorire l’arrivo dei visitatori, ecco spiegato l’appeal del Bel Paese.
Molte persone amano il campeggio perché gli permette di vivere un’esperienza a stretto contatto con la natura. Oggi scopriamo se in Italia il campeggio libero è consentito e quali sono i rischi che si corrono laddove si dovesse infrangere qualche regola.
L’Italia è una delle mete turistiche preferite da visitatori stranieri e non. Dopotutto, è impossibile non rimanere estasiati di fronte a tanta bellezza e varietà paesaggistica. La costa italiana si estende per 7914 km di litorali, che si fanno ricordare per caratteristiche specifiche. Lungo queste migliaia di chilometri ci sono diversi posti ideali per un campeggio.
Se ami l’idea di una vacanza di questo tipo devi assolutamente sapere che il campeggio libero in Italia è vietato. L’eventuale infrazione di questa legge determina l’applicazione di una multa che va da 100 a 500 euro, in base all’area occupata dal campeggiatore abusivo. Dunque, mediamente per un campeggio libero non autorizzato è possibile avere una multa di €300. Ma perché rischiare di avere una multa quando ci sono tantissimi posti in cui è possibile campeggiare senza infrangere alcuna regola?
In Italia, infatti, esistono delle aree in cui è possibile sostare con il camper, sia a pagamento che gratuitamente. Per sapere dove è possibile campeggiare, senza infrangere alcuna legge, basta chiedere informazioni all’ufficio del comune interessato. Così facendo è possibile anche ricevere un permesso speciale per campeggiare senza problemi.
In molti casi, queste aree dedicate al campeggio sono collocate in prossimità di parchi nazionali o di fattorie. Fermo restando che è possibile chiedere espressamente l’autorizzazione a campeggiare al proprietario del terreno: ad esempio negli agriturismi o in una fattoria.
Sulle Alpi, poi, ci sono i bivacchi, che servono a riposarsi dopo lunghe traversate. Qui i turisti hanno la possibilità di dormire in mezzo alla natura selvaggia ma, anche in questo caso, il campeggio libero è vietato e vale la regola del pernottamento per una sola notte.
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