Come riparare i cavi rovinati risparmiando soldi: occhio a questi 5 modi da poter mettere in pratica subito
Spesso, quando si parla di oggetti che vengono usati quotidianamente, una volta danneggiati subito si pensa a comprarne di nuovi, ma in taluni caso è possibile ripararli, evitando di spendere soldi, proprio come nel caso dei cavi rovinati.
Non necessariamente, infatti, i cavi rovinati devono esser gettati via e sostituti; dipende dai casi, dall’entità del danno e dalle proprie competenze. La premessa, ad ogni modo, è di agire sempre in sicurezza e con cautela evitando rischi, e valutare in primo luogo la situazione, comprendendo se il cavo può esser recuperato o se occorra sostituirlo.
Nei casi dunque in cui è possibile, ecco 5 modi da conoscere per riparare i cavi rovinati, i quali, a prescindere dal fatto che siano di buona fattura, col tempo sono soggetti prima o poi a rovinarsi, divenendo non utilizzabili.
Le parti del cavo che generalmente sono più a rischio, si legge su Fastweb.it, sono quelle nei pressi dei connettori. Tirate, piegate e girate numerose volte, l’integrità va riducendosi lasciando “trapelare” i cavi siti all’interno.
Il primo economico modo per provare a riparare cavi rovinati è il nastro isolante. Si tratta di una soluzione che può tamponare il danno, laddove possibile, mettendo un paio di giri intorno al punto in questione.
Si tratta di un rimedio facile e non costoso, ma non sempre efficace qualora i cavi fossero particolarmente rovinati vicini al connettore.
Spazio poi alla guaina termorestringente per riparare un cavo danneggiato, un po’ più difficile e costosa rispetto alla prima. Tale soluzione consente la riparazione di un cavo in modo più raffinato e duraturo e, rispetto al nastro, servirà reperire la guina che meglio possa adattarsi, dal punto di vista della dimensione, al cavo oggetto di riparazione. Dopo averla messa, basterà un phon per l’attivazione della reazione chimica, cosicché la guaina aderisca al filo.
Terza possibile rimedio prende il nome di Sugru, colla elastica e malleabile. Qualora sia particolarmente rovinata la sezione nei pressi del connettore, potrebbe essere la scelta gusta. Il materiale di cui è fatto il Sugru permette di modellare come si vuole, andando poi ad indursi a contatto con l’aria nelle ventiquattro ore a seguire.
Anche una molla riciclata può servire per riparare cavi rovinati. Una, ad esempio, di una vecchia penna a scatto può esser utile per il rafforzamento di una parte un po’ danneggiata o che potrebbe di lì a poco danneggiarsi.
Quest’ultima fornirà più residenza e flessibilità. Al fine di un lavoro più duraturo, si potrebbe usare al contempo la guina termorestrngente. Sarà sufficiente sigillare la riparazione al di sopra e al di sotto della molla.
Infine, con la spesa di alcuni euro, in base al tipo di cavo danneggiato, si possono comprare dei proteggi – cavo. Si tratta di piccoli inserti, di plastica, ideati specificatamente per rafforzare la parte finale del filo ed i connettori, così da evitarne improvvisi danneggiamenti.
Si consiglia ad ogni modo di rivolgersi, in primo luogo, ad esperti del campo per ricevere un consiglio consapevole e professionale, da impiegare rispetto al caso specifico.
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