La cervicale affligge milioni di persone, con gradi diversi. Ma a volte può diventare davvero invalidante. Ecco come godere della Legge 104.
La cervicale è diventata una delle problematiche più diffuse nella società contemporanea, colpendo individui di tutte le età e stili di vita. Questo disturbo, che coinvolge la regione cervicale della colonna vertebrale, è spesso associato a dolore, rigidità e disagio generale nella zona del collo e delle spalle. Non tutti sanno che si può ottenere un riconoscimento di invalidità per questa problematica. Ecco la procedura da seguire.
L’aumento dei casi di cervicale può essere attribuito a diversi fattori legati allo stile di vita moderno. Uno dei principali è l’uso diffuso di dispositivi tecnologici come computer, smartphone e tablet. Molte persone trascorrono ore al giorno piegate su schermi digitali, con la testa inclinata in avanti, creando una tensione e uno stress eccessivi sulla colonna cervicale.
Inoltre, lo stile di vita sedentario e la mancanza di attività fisica possono contribuire allo sviluppo della cervicale. La mancanza di movimento porta a una perdita di flessibilità e forza muscolare nel collo e nelle spalle, aumentando il rischio di tensione e infiammazione. I sintomi della cervicale possono variare da lievi a gravi e includono dolore persistente o intermittente nel collo, rigidità muscolare, mal di testa, vertigini e formicolio nelle braccia.
Questi sintomi possono influenzare negativamente la qualità della vita di una persona, limitando la loro capacità di svolgere attività quotidiane e compromettendo il sonno e il benessere generale. Per questo, il welfare italiano consente di ottenere un riconoscimento di invalidità se si soffre di questo problema. Ecco la procedura da seguire.
Cervicale: arriva il riconoscimento di invalidità per chi ne soffre
Soffrire di cervicale consente di fruire della legge 104 quando è dovuto ad artrite reumatoide. Per chi è alle prese con la cervicalgia o l’ernia cervicale, la possibilità di ottenere un sollievo finanziario attraverso detrazioni fiscali sulle spese mediche e farmaceutiche può rappresentare un piccolo conforto. Tuttavia, è importante comprendere quali siano le condizioni necessarie per poter usufruire di tali agevolazioni. Secondo le normative vigenti, chi soffre di cervicagia può beneficiare di una detrazione Irpef del 19% sulle spese mediche e farmaceutiche sostenute.
Questo include una vasta gamma di costi, tra cui visite mediche, terapie fisiche e farmaci. Anche l’acquisto di un materasso ortopedico rientra in questa lista, fornendo un supporto aggiuntivo per coloro che lottano con il dolore cervicale durante il sonno. Tuttavia, è importante sottolineare che la cervicalgia non è inclusa nelle tabelle ministeriali relative all’invalidità, il che significa che non dà automaticamente diritto ad altre agevolazioni fiscali legate all’invalidità stessa.
Questo aspetto può essere motivo di frustrazione per coloro che sperano di ricevere ulteriori vantaggi fiscali in base alla loro condizione di salute. In alcuni casi poi, la cervicalgia può essere associata ad altre condizioni mediche, come l’artrite reumatoide. In questi casi, è possibile accedere ai benefici previsti dalla legge 104 che prevede diverse forme di sostegno per i pazienti con disabilità o malattie invalidanti. Pertanto, anche se la cervicalgia da sola potrebbe non garantire determinati vantaggi fiscali, la presenza di condizioni mediche correlate potrebbe consentire l’accesso a tali benefici.
È importante sottolineare che, nonostante la mancanza di riconoscimento ufficiale della cervicalgia nelle tabelle ministeriali sull’invalidità, chiunque si senta ingiustamente escluso da tali agevolazioni ha il diritto di fare ricorso in tribunale. Alla base del riconoscimento dell’invalidità vi è la valutazione della difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, e se il dolore cervicale interferisce significativamente con tali attività, potrebbe essere opportuno esplorare tutte le opzioni legali disponibili.