La fashion blogger milanese si libera di uno dei suoi collaboratori più fidati: Chiara Ferragni segue quanto consigliato dagli avvocati.
Una scrematura ed una pulizia interna dovuta. Chiara Ferragni dovrà rimboccarsi le maniche per tornare in carreggiata, soprattutto in seguito alla multa dell’Antitrust e alla sentenza del tribunale.
Arriva dunque l’annuncio ufficiale, da non considerarsi un fulmine a ciel sereno. Qualcuno aveva predetto tutto, arrivando prima degli altri.
Chiara Ferragni si separa dal suo manager
“Le società Fenice s.r.l. e TBS Crew S.r.l. comunicano che, a partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di Direttore generale e consigliere di entrambe le aziende” – con una nota ufficiale dunque il portavoce di entrambe le società conferma l’addio. Un epilogo che Selvaggia Lucarelli aveva previsto e riportato nel suo libro Il vaso di Pandoro.
Il manager, attaccato pubblicamente dallo stesso Fedez, ha chiarito la sua posizione sui social media, negando qualsiasi forma di acredine nei confronti di Chiara Ferragni. Il rapper milanese aveva incalzato il collaboratore della sua ex moglie, sostenendo che le responsabilità di quanto accaduto fossero da attribuire anche a lui.
Le parole di quest’ultimo avevano scatenato una prevedibile shitstorm, inglobando nello scandalo non solo l’imprenditrice digitale, ma anche il gruppo di persone specializzate nella gestione di entrambe le aziende di sua proprietà.
I rapporti professionali tra la Ferragni e Damato iniziarono nel 2017, quando la prima offrì un posto al secondo come general manager. Le ore di lavoro condivise si tramutarono in qualcosa di più forte, tanto che in più di un’occasione Chiara definì l’acerrimo nemico di Fedez, come uno dei suoi più fidati confidenti. “Il mio braccio destro, sinistro, tutto: mi aiuta in qualsiasi attività lavorativa” – le parole della regina – o meglio, ex regina – delle influencer.
Damato, così come la fashion blogger, è indagato per truffa aggravata ai danni del consumatore in seguito alla multa dell’Antitrust. Selvaggia Lucarelli aveva dunque previsto che, per ripristinare l’immagine di entrambe le aziende, Chiara Ferragni avrebbe finito per allontanare il suo manager dalle società.
“Lo scorso febbraio, dopo attente e inevitabili riflessioni, ho deciso di dare le mie dimissioni” – le prime parole di Damato – “(quindi no, non sono stato licenziato) […] non ho chiesto alcuna liquidazione aggiuntiva”. Diverse indiscrezioni, di fatto, sostenevano che Damato avesse chiesto una liquidazione di 4 milioni di euro e che i rapporti con la sua ex boss fossero poi degenerati. Il diretto interessato ha tenuto quindi a smentire tutto.