Hai preso una multa perché non avevi la cintura di sicurezza? Ecco tutti i casi in cui è abolita: devi controllare prima di pagare.
La multa viene abolita tutte le volte che scattano le sanzioni a causa di questi motivi: controlla bene prima di pagare se ti hanno multato per mancanza di cintura di sicurezza. Ecco tutto quello che devi sapere e cosa dice la legge sulla questione.
Una delle violazioni del codice della strada più compiute è il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Il dispositivo, essenziale per la tutela del conducente e dei passeggeri, è molto odiato da chi porta l’auto e per questo c’è un’alta trasgressione. Ecco però tutti i casi, in cui la normativa vieta di multare il conducente, che non possiede la cintura di sicurezza. Non tutti sanno infatti che ci sono delle eccezioni, ed è meglio controllare prima di pagare.
Multa senza cintura di sicurezza: quando non pagarla, ecco cosa dice la legge
I conducenti delle vetture odiano le cinture di sicurezza che sono tra l’altro dispositivi fondamentali per evitare il peggio in caso di incidenti stradali. Queste sono state ideate da Gustave Désiré Lebeau che creò le prime bretelle in cuoio nel 1903. All’epoca l’invenzione non ottenne successo perché erano modelli troppo ingombranti e le auto andavano molto piano. Oggi però la normativa parla chiaro: è obbligatorio utilizzarle. Riducono il rischio di lesioni e danni durante incidenti e brusche frenate in quanto trattengono il corpo in caso di collisione.
L’obbligo è stato introdotto nel 1989 e in un secondo momento la normativa è stata estesa non solo al passeggero del sedile anteriore, ma anche a quelli del sedile posteriore. Pena una multa e la decurtazione dei punti dalla patente di guida.
Ecco però i casi in cui non è obbligatorio utilizzare la cintura di sicurezza, e quindi pagare la multa. Ci sono infatti alcune categorie che hanno l’esenzione per motivi professionali o di salute, ecco quali sono:
- gli istruttori di guida, accompagnatori di candidati alla patente in possesso del foglio rosa;
- i conducenti di veicoli adibiti alla raccolta e al trasporto rifiuti o a uso speciale impiegati in attività di igiene ambientale nelle zone urbane;
- i membri delle forze armate durante attività istituzionali in situazioni di emergenza;
- le donne in gravidanza con certificato ginecologico che attesta i rischi legati all’utilizzo delle cinture;
- i membri delle forze di polizia e dei corpi di polizia municipale e provinciale durante i servizi di emergenza;
- i passeggeri di veicoli M2 e M3 autorizzati al trasporto in piedi in zone urbane;
- le persone affette da patologie o condizioni fisiche per cui ne è sconsigliato l’uso;
- i conducenti e personale dei servizi antincendio e sanitari durante gli interventi di emergenza;
- il personale dei servizi di vigilanza privata durante scorte.