Il cinema come voce attraverso le immagini, l’impatto emotivo delle montagne italiane e l’incasso devoluto alle zone alluvionate: il progetto culturale che promuove il territorio.
I film sono sempre stati una delle migliori armi di denuncia silenziosa, ma non solo. L’immagine, e in generale i lungometraggi, sono sempre stati un ottimo metodo per raccontare ciò che con le parole non arriverebbe. Cinema e letteratura infatti si fondono ma non si confondono.
Il testo scritto ha i suoi limiti descrittivi, il film ha limiti espressivi, ma se il testo racconta dettagli, le immagini raccontano sensazioni a prescindere dalle parole. È così che un testo cinematografico sulla montagna può fare molto di più rispetto a un libro, o comunque può raccontare in maniera diversa.
L’immensità della montagna e la bellezza di quei tratti di territorio si possono esprimere meglio per immagini nonostante l’italiano sia una lingua ricca di lessemi, è difficile raccontare il colore e l’intensità di una roccia, il verde delle vette, e il colore intenso della nebbia. Il cinema si presta a queste descrizioni visive intrise di emotività. È così che tutti i piccoli borghi abbandonati della montagna friulana, spersi nel verde e nel nulla, vengono raccontati al cinema, con un film/denuncia sui posti più dimenticati d’Italia.
Arrivano al cinema i borghi friulani dimenticati, il Fantasma di pietra è il docufilm che impressionerà gli amanti della montagna
Al Sociale di Gemona arriverà infatti la proiezione del docu-film di Pecile e Virgilio il cui incasso sarà devoluto interamente alle popolazioni alluvionate. Si potranno toccare con gli occhi quelle mura abbandonate ma ricche di storia e di natura che ormai sono completamente dimenticate tra le montagne friulane. Difficili da raggiungere per il grande pubblico e che non riescono più a scuotere interesse, ma che si potranno rivivere grazie al cinema con il documentario “Fantasmi di pietra”. Un titolo evocativo che racconta la bellezza e l’inquietudine della pietra fredda che conserva ricordi ma che spaventa per via dell’abbandono.
“Storie di borghi abbandonati in Friuli Venezia Giulia” di Ivo Pecile e Marco Virgilio, i registi saranno entrambi presenti in sala per introdurre la visione al pubblico. La cosa più bella della proiezione è che avrà anche un risvolto solidale: il biglietto d’ingresso è di 5 euro e il ricavato della serata sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione in Romagna e nelle Marche.
““Fantasmi di pietra” guida lo spettatore in un itinerario che tocca diverse località della fascia prealpina e alpina” spiegano i registi, dal piccolo villaggio di Predrobac nelle Valli del Natisone alla Val Resia, Val Raccolana, Val Aupa, fino a Portis vecchia e alla Val Tramontina. Un viaggio nella natura ma anche indietro nel tempo.