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Dall’INPS 630 euro di rendita anche senza contributi: approfitta subito

È possibile ottenere una rendita superiore ai 600 euro dall’Inps senza aver versato contributi? Cosa dice la legge

Tutti sanno che l’età a partire dalla quale è possibile ottenere la pensione di vecchiaia è, oggi, pari a 67 anni ma esiste un secondo requisito da rispettare ovvero l’aver versato non meno di 20 anni di contributi previdenziali; sono le norme vigenti a prevedere questo consentendo anche, mediante applicazione delle deroghe Amato, di sfruttare l’opzione contributiva mediante versamento di soli 15 anni di contributi.

Assegno di 630 euro al mese senza contributi: la procedura
Come prendere 630 euro al mese da 67 anni senza aver versato contributi- (Gentechevainmontagna.it)

Meno chiaro è quello che è possibile fare qualora invece i contributi versati siano inferiori a questi limiti previsti per legge. Effettivamente però vi è la possibilità, anche senza aver versato contributi o senza aver raggiunto il limite minimo, di ottenere comunque una rendita mensile dall’Inps. Scopriamo dunque in che modo e quale procedura occorre seguire.

Rendita Inps senza contributi: come ottenerla e in quali casi

L’alternativa alla pensione di vecchiaia ordinaria, qualora a 67 anni non siano stati maturati contributi sufficienti per poterla ottenere, è rappresentato da una misura che vuole tutelare il rischio di finire in uno stato di povertà, dal quale diventerebbe davvero difficile se non impossibile uscire. Stiamo parlando dell’Assegno Sociale, per ottenere il quale è comunque necessario, anche una volta raggiunto il requisito anagrafico, rispettare altri requisiti che è bene conoscere poiché in caso contrario, l’erogazione non sarebbe prevista. Infatti occorre trovarsi in condizioni economiche disagiate ovvero avere zero redditi per ricevere un importo mensile pari a 534,41 euro.

Assegno di inclusione, cos'è e come funziona
Chi può ricevere l’assegno di inclusione Inps da 630 euro- (Gentechevainmontagna.it)

Ma non è la sola strada possibile, in quanto esiste anche un sussidio, che consente di essere collegato alla pensione allo scopo di ricevere dei trattamenti più dignitosi. In tale contesto è ad esempio possibile sfruttare il cosiddetto Assegno di Inclusione. Seguendo una procedura non differente da quanto in precedenza si faceva con la Pensione di Cittadinanza ovvero l’estensione del Rdc ai titolari di trattamenti Inps.

Questo consente ad un soggetto privo di reddito di prendere, a 67 anni, un Assegno di Inclusione da 630 euro al mese nella misura piena. Essa viene però erogata a partire dai 60 anni (o nel caso di minori di 18, invalidi etc) con importo massimo di 500 euro mensili. Qualora un over 67 chieda nel frattempo l’Assegno Sociale, l’importo relativo all’Assegno di Inclusione sarà in pratica la differenza tra la somma massima del sussidio ed il valore della prestazione pensionistica percepita.

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