Le buche stradali sono una piaga delle città italiane ma esiste una normativa apposita per chi subisce danni con tanto di risarcimento.
Nel tempo la questione delle buche stradali su suolo urbano è diventato oggetto di ampia discussione, non solo perché rappresenta ovviamente una questione veramente orribile per le città ma perché è motivo di pericolo, tanto per le persone quanto per gli automobilisti e più in generale i guidatori.
Che ci si trovi a passare a piedi, con auto, con motorino o altro, il problema resta. Soprattutto dopo una pioggia abbondante è facile non rendersi conto che è presente una buca e quindi finirci dentro con la propria vettura. Una questione che può portare a danni piuttosto ingenti.
Danni provocati dalle buche: come ottenere il risarcimento
Tutti coloro che si trovano quindi di fronte a un danneggiamento provocato da una buca stradale, relativo alla vettura o alla propria persona, sono in diritto di chiedere un risarcimento del danno. Il danno può essere tipicamente a cerchioni e ruote. Ma può andare ben al di là soprattutto se la stessa è stata presa a una certa velocità o con violenza.
Senza considerare i danni che possono essere relativi alla persona, soprattutto quando si è alla guida di uno scooter e ci si trova all’improvviso in un vero e proprio fosso, con contestuale caduta del mezzo. I danni alle sospensioni, al motore e a qualunque altra componente possono essere molto gravosi economicamente. È giusto quindi che a pagare non sia il cittadino se il problema è stato causato su suolo pubblico.
Qualunque danno riportato a seguito di una strada dissestata, una buca o altro comporta una procedura apposita e la richiesta del risarcimento. Secondo l’articolo 2051 del Codice Civile infatti “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Ma è anche giusto specificare che il potere di vigilanza finisce laddove ci sia un evento esterno come la buca che ne limiti le possibilità. Essendo il Custode in questo caso la Regione o il gestore che ne risponde, è ovvio che saranno loro responsabili dell’accaduto.
Bisogna quindi chiamare in causa anche l’articolo 14 del Codice della Strada che dichiara come gli enti proprietari siano tenuti a garantire sicurezza, facendo manutenzione, pulizia e gestione. Il conduttore ha il compito di dimostrare il danno e anche l’imputabilità del reato quindi determinare che sia effettivamente colpa dell’Ente. Per farlo è meglio avvalersi sempre di un legale che possa infatti impiantare una causa e che abbia modo di fornire indicazioni precise su come procedere.