Le modifiche apportate alla Legge sul Sovraindebitamento nel 2023 hanno reso la procedura più accessibile a una vasta gamma di individui.
Nel 2023, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, la Legge sul Sovraindebitamento ha subito importanti modifiche, potenziando gli strumenti disponibili per consentire non solo agli imprenditori commerciali e ai professionisti, ma anche ai consumatori ordinari, di liberarsi dai debiti eccessivi. Le nuove disposizioni consentono una maggiore inclusione di categorie di persone, aprendo la porta anche a piccoli imprenditori, cittadini, liberi professionisti e familiari dei sovraindebitati. Entriamo nel dettaglio.
Le modifiche apportate alla Legge sul Sovraindebitamento nel 2023 hanno reso la procedura più accessibile a una vasta gamma di individui e hanno introdotto una serie di passaggi chiave per garantire un processo equo ed efficace per coloro che cercano di liberarsi dai debiti eccessivi. Vediamo, allora, tutto quello che c’è da sapere.
Secondo le leggi attuali, possono usufruire della legge sul sovraindebitamento le seguenti categorie di persone: imprenditori commerciali; piccoli imprenditori non soggetti al fallimento; cittadini; soci di società di persone (come le Snc e le Sas); liberi professionisti; familiari dei sovraindebitati, inclusi parenti entro il quarto grado e affini entro il secondo grado del debitore principale, se conviventi o quando il debito ha un’origine comune, al coniuge e al membro di un’unione civile.
L’adesione alla legge sul sovraindebitamento, così modificata, prevede una procedura specifica da seguire. Il debitore deve presentare un’apposita domanda di esdebitazione al giudice del tribunale civile competente per territorio. Successivamente, la segreteria valuta preliminarmente l’istanza per verificare se il debitore soddisfa tutti i requisiti necessari per accedere alla procedura.
Se la valutazione è positiva, la segreteria trasmette al debitore un preventivo dei costi della procedura, compreso il compenso del gestore della crisi. Le fasi successive includono la nomina del gestore della crisi, che verifica la situazione di sovraindebitamento del debitore, seguita da incontri con il gestore per descrivere la situazione e i motivi del sovraindebitamento.
Successivamente, il gestore propone un piano di soluzione della crisi, che viene poi omologato dal giudice. Una volta ottenuta l’omologa, il debitore può pagare i propri debiti in modo agevolato secondo le modalità e le tempistiche definite dal piano di soluzione della crisi. Ovviamente, il consiglio è quello di sempre: vista la complessità della materia, fatevi seguire da esperti del settore in queste procedure.
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