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Diabete di tipo 2: questa attività, praticata un’ora al giorno, ridurrebbe il rischio genetico

Il diabete di tipo 2 ha un nemico naturale: l’attività fisica. Questi sport sono i tuoi alleati vincenti per contrastarlo.

Gli studi scientifici che dimostrano come lo sport sia importante per la salute generale del corpo ormai non si contano più. E diventa sempre più importante rendersi conto di come muovere il corpo aiuti a mantenersi sani più a lungo. Una presa di coscienza che deve essere fatta da tutti soprattutto perché viviamo in un mondo e in una società che invece tende a mantenere l’essere umano molto spesso seduto per un numero malsano di ore.

E questa quantità crescente e pericolosa di ore che passiamo seduti, o ingobbiti davanti a una tastiera, aumenta i rischi per la salute. Un nuovo studio si è però spinto oltre le semplici raccomandazioni di una sana attività fisica che faccia bene per tutti e ha scoperto invece un legame molto stretto tra la predisposizione genetica a sviluppare il diabete di tipo 2 e l’intensità dell’attività fisica che si svolge.

La grande conclusione cui questo studio, portato avanti da un team di scienziati britannici e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, è che i soggetti che sono geneticamente predisposti a sviluppare il diabete di tipo 2 possono contrastare addirittura la genetica con una attività fisica moderata costante. Quali sono però gli sport che possono aiutare di più? Alcuni sono i preferiti da chi va in montagna.

Sport per contrastare il diabete di tipo 2

Tutta la comunità medica scientifica è concorde sempre nel sottolineare come il muovere il proprio corpo, per qualunque genere di attività, abbia sempre conseguenze positive sul benessere generale. In base alla propria età, le attività e gli sport che si possono praticare sono ovviamente diversi ma esiste qualcosa che va bene per ogni persona.

Esercitati ogni giorno in montagna contro il diabete
Esercitandoti ogni giorno abbasserai il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 – Gentechevainmontagna.it

E lo sottolinea per esempio la dottoressa Melody Ding, professoressa associata alla Sidney School of Public Health dell’università di Sydney, che ricorda come per “attività fisica” non si debba per forza intendere solo lo sport ma tutto ciò che permette di “muovere il corpo. Questo significa che anche se non hai nessuna intenzione di prepararti a qualche maratona o scalata in montagna decidere di uscire e fare una passeggiata che comporti uno sforzo anche moderato per il corpo può aiutarti a contrastare l’insorgere della malattia.

Nello studio del team di scienziati inglesi è emerso come maggiore è l’attività, e maggiore è lo sforzo fisico, migliore è il sistema di prevenzione che il corpo sembra riuscire a mettere in campo contro il diabete ma questo non significa che nel caso in cui non si riesca a fare un’attività che superi quella moderata si è geneticamente condannati a sviluppare il diabete. L’importante è muoversi. E in montagna puoi farlo sia a piedi, scegliendo percorsi appena oltre quello cui sei abituato o scegliendo di salire e scendere da quegli stessi percorsi con la bici.

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