Come fare a riconoscere il dolore cronico, di cui soffrono molto di più le donne? Ecco quali sono le cause.
Il dolore cronico è una condizione debilitante che affligge milioni di persone in tutto il mondo, compresi oltre 10 milioni di adulti in Italia. Tuttavia, ciò che emerge dalle ricerche è che le donne sono colpite in misura significativamente maggiore rispetto agli uomini. Questa disparità di genere diventa evidente già a partire dai 35 anni di età e sembra ampliarsi con il passare degli anni.
Secondo il Rapporto Istisan ‘Dolore cronico in Italia e suoi correlati psicosociali dalla Indagine europea sulla salute (European Health Interview Survey) 2019‘, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, le donne rappresentano il 60% delle persone adulte con dolore cronico in Italia. Questo divario di genere persiste in tutte le fasce d’età, diventando più evidente tra gli anziani. Ma come riconoscerlo?
Come riconoscere il dolore cronico e quali sono le cause
Le cause del dolore cronico possono essere molteplici e includono malattie primarie già diagnosticate, traumi, interventi chirurgici e persino tumori. Tuttavia, esiste anche una quota significativa di persone con dolore cronico che non ha ancora ricevuto una chiara diagnosi di malattia. Questo dimostra la complessità e la sfida nel gestire questa condizione dolorosa. Una delle ragioni per cui le donne sembrano soffrire di più di dolore cronico rispetto agli uomini potrebbe essere attribuita a una serie di fattori biologici, psicologici e socio-culturali.
Ad esempio, le donne possono essere più suscettibili a determinate condizioni che causano dolore cronico, come l’endometriosi, il dolore pelvico cronico e la fibromialgia. Inoltre, le fluttuazioni ormonali legate al ciclo mestruale, alla gravidanza e alla menopausa possono influenzare la percezione del dolore nelle donne. Dal punto di vista psicologico, le donne potrebbero essere più inclini a manifestare sintomi depressivi associati al dolore cronico.
La ricerca suggerisce che esiste una forte correlazione tra dolore cronico e depressione, con una prevalenza più elevata di sintomi depressivi tra le persone di sesso femminile affette da dolore cronico. Anche i fattori socio-economici giocano un ruolo significativo. Le donne potrebbero essere più esposte allo stress psicosociale, alla discriminazione di genere e agli stereotipi culturali che possono contribuire alla percezione e alla gestione del dolore cronico.
Inoltre, le donne potrebbero essere meno propense a cercare assistenza medica per il loro dolore o potrebbero incontrare maggiori ostacoli nell’accesso ai servizi sanitari adeguati. È essenziale affrontare il dolore cronico con un’approccio multidisciplinare che coinvolga medici, terapisti del dolore, psicologi e altri professionisti della salute. Ma è fondamentale anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul dolore cronico e promuovere una maggiore consapevolezza sui suoi effetti devastanti sulla vita quotidiana delle persone.
Il Rapporto Istisan fornisce un quadro epidemiologico prezioso che può essere utilizzato per sviluppare strategie di prevenzione, diagnosi e trattamento del dolore cronico. È importante che le istituzioni sanitarie e i decisori politici prestino attenzione a questa importante problematica di salute pubblica e lavorino per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutte le persone affette da dolore cronico, indipendentemente dal genere.