Il fruttosio fa veramente male alla salute? In realtà questo dolcificante ha pro e contro, ecco perché è molto utilizzato.
Il fruttosio è un tipo di zucchero semplice che rientra nella categoria dei carboidrati e che si trova in vari tipi di frutta, oltre che miele e vegetali, ed è ampiamente utilizzato per dolcificare. C’è però una questione ancora dibattuta su cosa utilizzare per dolcificare e cosa faccia meno male all’organismo e quindi molti sarebbero curiosi di capire se proprio il fruttosio sia effettivamente la migliore scelta possibile.
In generale, ogni prodotto, è deleterio se è assunto in eccesso. È chiaro che se un dolcificante viene venduto, può esserlo, quindi senza rischi particolari. Questi subentrano laddove vi sia un uso improprio o eccessivo, cosa che chiaramente è un discorso a parte. Un uso prolungato e importante del prodotto comporta infatti deficit al fegato, insulino-resistenza, aumento del colesterolo, problemi cardiovascolari, aumento del rischio di sviluppare una sindrome metabolica.
Fruttosio fa male alla salute? Le proprietà del dolcificante
Da un punto di vista calorico, il fruttosio è inferiore rispetto a saccarosio, zucchero di canna, miele. Quindi sicuramente da preferire sotto questo aspetto, ma ovviamente è bene guardare al complesso di fattori e non unicamente alla questione calorie perché non è un dato sufficiente per capire se un prodotto è buono o meno. Gli zuccheri in eccesso sono sempre un male per l’organismo quindi, di qualunque tipologia si parli, non sono da utilizzare in maniera eccessiva.
Molti, infatti, non hanno consapevolezza della quantità di prodotto che usano e pensano di essere nella “norma”. Va ricordato che il fruttosio si trova naturalmente anche in tantissimi prodotti consumati ogni giorno e questo diventa un problema quindi perché si somma al resto, non è da considerare solo quello che viene messo nel caffè.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità è importante limitare gli zuccheri al 10% delle calorie totali giornaliere. Il fruttosio sicuramente ha come pro che non va a stimolare direttamente l’insulina, quindi ha un indice glicemico basso. Tuttavia, il suo processo principale avviene nel fegato, ecco dunque che ci possono essere problemi a questo organo. Tutto dipende però sempre dalle quantità, va bene assumerlo moderatamente ma considerare sempre l’insieme quindi la frutta e tutte le altri fonti di zuccheri che sottovalutiamo.
Il problema è che il fruttosio, in quantità eccessive, non viene assorbito e quindi causa problemi intestinali e arriva al colon dove fermenta perché entra a contatto con la flora batterica, da qui si sviluppano una serie di problematiche di tipo comune. Rispetto allo zucchero però è più dolce ma ha un indice glicemico più basso ed è per questo che può essere utilizzato anche dai diabetici.