Vi ricordate le figurine dei calciatori di quando eravamo bambini? Oggi le collezionabili della Panini possono valere una vera e propria fortuna.
Le figurine, quanti ricordi! Mattine tra i banchi di scuola insieme agli amici, in un tempo in cui tutto era meno complicato e per essere felici bastava completare una pagina del nostro album calciatori Panini. La popolare serie di album è nata nel lontano 1960 dall’idea dei fratelli Benito, Umberto, Franco e Giuseppe Panini e da allora è stato il passatempo preferito di tanti bambini, nonché la passione di tantissimi adulti. Il collezionismo, si sa, può diventare una vera e propria ossessione, quando parliamo di calciatori in Italia poi, l’ossessione si trasforma in un vero e proprio culto.
Ancora oggi ci sono tantissimi collezionisti che si dilettano nel cercare e ottenere le figurine dei calciatori più rare e introvabili; come possiamo ben immaginare, alcune di queste valgono davvero tantissimo. Chi ha ancora delle figurine in casa – singole o in bustina – farebbe meglio ad affrettarsi e controllarne il valore, in quanto potrebbero fruttare una piccola inaspettata fortuna.
Secondo la Panini, tutte le figurine vengono stampate in numero uguale, tuttavia per un motivo o per un altro ce ne sono alcune che sono diventate introvabili, come quelle dei portieri Pier Luigi Pizzaballa e William Vecchi. E ancora ci sono altre figurine rare quelle dette bisvalide (anche trisvalide o pentavalide), delle figurine speciali volte alla racconta punti per ottenere poi premi speciali.
Quanto valgono davvero le figurine dei calciatori Panini? Controlla se hai queste a casa
In particolar modo sono molto ricercate e rare le prime figurine stampate dalla Panini, quelle risalenti agli anni Sessanta. Rarissima, per esempio, la primissima figurina stampata, quella del capitano dell’Inter del Sessanta Bruno Bolchi. E ancora anche la figurina di Faustino Goffi, Serie B 1967-68, è stata venduta all’asta online per 121 euro; una cifra da non sottovalutare, dato che il prezzo di acquisto iniziale era soltanto di due lire e mezza.
Ovviamente, come succede per le monete o altri oggetti collezionabili, una figurina innalza il suo valore odierno se conservata in ottimo stato, l’elemento più importante per un collezionista. Per questo motivo le figurine degli anni Sessanta sono le più ‘remunerative’ oggi, in quanto è più raro trovarle in ottimo stato di conservazione.
Non solo le figurine, ma anche gli album hanno un certo valore tra i collezionisti: consideriamo che entrambi possono essere venduti da una base di 100 euro e raggiungere cifre anche superiori ai 1.500 euro. Se si tratta di album stampati da editori di nicchia come Baggioli Editore, Editore Ritmo Caltagirone e simili, il prezzo può arrivare anche fino a 7mila euro.
Una delle carte più rare e di valore è quella del Feroce Saladino, stampata per conto di Perugina e che per un errore distributivo è diventata introvabile in tutta Italia. Tra gli album più rari quello con Nils Liedholm in copertina, ex giocatore del Milan e componente del mitico trio di attaccanti Gre-No-Li.