Il formaggio, una specialità per gli italiani e uno dei prodotti più amati, potrebbe presto scomparire dai supermercati.
Per quanto si tratti di una scelta sicuramente impensabile per tutti i consumatori è di fatto quello che potrebbe accadere. Il che avrà ripercussioni non solo sulle vendite ma anche su altri aspetti legati proprio al consumo stesso.
Moltissimi formaggi potrebbero presto essere un ricordo lontano e non parliamo di prodotti qualunque ma di quelli che in assoluto sono i più amati e più venduti in circolazione. Questo però è un processo difficile da modificare e ormai sembra ci sia ben poco da fare.
Addio al formaggio più amato dagli italiani
La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, dopotutto cosa c’è di meglio per fare un aperitivo veloce di un buon pezzo di formaggio, qualche salume nostrano e un bicchiere di vino? La tipicità potrebbe essere presto spazzata via e a dirlo sono proprio i ricercatori che mettono in luce la condizione piuttosto gravosa verso cui ci stiamo spingendo.
Gravosa per un formaggio? Ebbene sì, non solo perché si parla di prodotti della tradizione ma anche di qualcosa che è un bene per l’economia e che quindi potrebbe avere un impatto profondo. Secondo il gruppo del Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica, come descritto nello studio pubblicato sul fungo Penicillium Camembert, diventerà difficile produrre quei formaggi che lo utilizzano e quindi di fatto ci sarà probabilmente l’estinzione degli stessi.
Per dare vita a quei formaggi con croste, viene utilizzato un fungo che è stato identificato per la prima volta nel 1906, questo di colore grigio verde è diventato poi oggetto del desiderio. La questione è ormai così estesa che ci sono stati tentativi in laboratorio, in Normandia hanno anche provato ad utilizzare un ceppo simile ma albino che quindi genera la crosta bianca, ed è proprio qui che è sorto un altro problema perché il ceppo dopo un po’ ha perso la replicabilità.
Questo vuol dire che formaggi come il famoso Roquefort o come il Camembert o il Brie, presto potrebbero mettere in ginocchio la Francia e non solo. Dopotutto sono ampiamente consumati in tutto il mondo, anche in Italia. Secondo i ricercatori la minaccia non è imminente ma descrive comunque quello che potrebbe accadere e che bisogna aspettarsi per il futuro. A quel punto ci sarebbe ben poco da fare e ovviamente questo ha destato allarme perché di fatto sono varietà di prodotto molto amate.