Si è aperta lunedì 21 agosto sera a Bergamo, con la proiezione in anteprima nazionale del film A passo d’uomo diretto da Denis Imbert e interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin, la quindicesima edizione di “Il Grande sentiero”, la rassegna cinematografica e culturale dedicata ad ambiente, montagna, viaggi e vita nella natura. La manifestazione ha in programma 24 appuntamenti organizzati in 13 comuni delle province di Bergamo e Brescia e spesso ospitati in location particolari quali rifugi alpini, parchi, ex conventi, sorgenti, baite, orti sociali, piazze e musei.
Il Grande Sentiero, ecco gli appuntamenti da non perdere
La metà esatta degli eventi previsti è dedicata alle sole proiezioni cinematografiche. Tra queste consigliamo di non perdere, sabato 26 agosto al Rifugio Albani di Colere, la proiezione del film Gino Soldà – Una vita straordinaria, di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon. Insieme a Simone Moro – presenti all’interno del documentario anche Giannina Cegalin Soldà, Mario Zucca, Guido Laurjni – si ripercorrerà la vita di Gino Soldà, vera e propria leggenda italiana e mondiale dell’alpinismo del Novecento, ripercorrendo alcune tra le vie che ne hanno segnato la carriera sportiva.
C’è attesa anche per Akeji, le souffle de la montagne di Corentin Leconte e Mélanie Schaan che racconta la vita in montagna di un importante pittore giapponese e di sua moglie che si potrà vedere giovedì 31 a Schilpario, e per In the Name of Wild di Phillip e April Vannini presentato l’1 settembre al Rifugio Campione situato in località Passo dei Campelli a Cerveno (BS), un film che racconta la wilderness nei siti del patrimonio mondiale dell’Unesco attraverso le esperienze di chi in quei luoghi vive. A chiudere il festival sarà Le otto montagne, tratto dal libro di Paolo Cognetti, proiettato nel Parco Viridarium del Museo di Santa Giulia a Brescia la sera del sette settembre.
Nel centenario dall’accaduto uno spettacolo ricorderà il disastro della diga del Gleno. Domenica 27 agosto alla Baita del Nóno, nel comune di Vilminore in Val di Scalve, Elena Ferri accompagnata alla chitarra da Giorgio Cordini, polistrumentista a lungo collaboratore di Fabrizio De André, metterà in scena il monologo Diga del Gleno: tragedia di una valle. A seguire la proiezione del film-documentario Gleno – Dove finisce la valle di Francesco Di Martino.
Ricca di spunti di interesse anche la giornata del 2 settembre, dedicata alla lettura e all’interpretazione dell’arte rupestre, caratteristica della Valle Camonica, ma non solo.
Alle 16 visita guidata al Parco Archeologico di Seradina-Bedolina a Capo di Ponte (BS), sito Unesco, con decine di migliaia di incisioni rupestri databili fra il Tardo Neolitico/prima età del Rame (IV/III millennio a.C.) e l’età del Ferro (I millennio a.C.). Alle 18 il sound artist Sergio Maggioni presenterà il progetto di ricerca sperimentale Un Suono in Estinzione realizzato per monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini: 4 registratori bioacustici posizionati nel ventre di crepacci e fessure hanno raccolto più di 10.000 ore di suoni. In serata sarà la volta del film Into The Ice di Lars Ostenfeld un viaggio alla scoperta del ghiaccio effettuato accompagnando tre dei più noti glaciologi al mondo in spedizioni scientifiche pionieristiche verso e all’interno della calotta glaciale della Groenlandia per raccogliere nuovi dati sulla rapidità dello scioglimento del ghiaccio e sulla velocità di innalzamento del mare.
Ma come si può partecipare? Gli eventi sono ingresso gratuito ad eccezione degli spettacoli di apertura e chiusura, delle visite alla mostra di Accademia Carrara e al Parco Archeologico di Seradina-Bedolina. Alcune iniziative sono a prenotazione obbligatoria, ma si consiglia sempre di prenotare in anticipo inviando una mail a info@laboratorio80.it. In caso di pioggia gli eventi non saranno rimandati ma si terranno nelle modalità indicate sul sito www.lab80.it/ilgrandesentiero