Oggi cadute nel dimenticatoio, le schede telefoniche venivano collezionate da tutti fino a qualche anno fa: alcune oggi valgono tantissimo.
I più giovani non possono certo conoscerle, ma chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90 non può certo dimenticare questo piccolo strumento rettangolare in carta che ha permesso a migliaia di italiani di comunicare. Oggi di schede telefoniche non se ne vendono più né vengono usate nelle cabine telefoniche, anch’esse un reperto storico ormai introvabile in città .
Come molti ricorderanno, le cabine telefoniche funzionavano a gettoni ma, per chi le usava regolarmente, venne inventata la scheda telefonica: la prima venne messa in commercio dalla SIP (Quella che oggi conoscete con il nome di Telecom Italia) nel 1975.
La carta prepagata permetteva così l’uso della cabina telefonica per un tot di minuti prestabilito, dipendente dal costo della carta che poteva andare dalle 2000 alle 9000 lire. Negli anni ’90 l’uso delle carte prepagate è rimasto diffusissimo nonostante l’arrivo nelle tasche degli italiani dei primi cellulari, e così è stato fino al 2002: in quel periodo la prepagata era cambiata tantissimo, convertendo anche il costo da lire ad euro; tuttavia nella prima decade dei 2000 i cellulari si sono diffusi a macchia d’olio, soppiantando l’uso delle cabine telefoniche, ormai inutili. L’ultima scheda telefonica è stata venduta nel 2018.
Se hai ancora queste vecchie scede telefoniche potresti essere ricco: per i collezionisti valgono una fortuna
Oggi le schede telefoniche sono diventate un pezzo da collezione e si dividono in diverse categorie: ci sono le carte ordinarie, quelle tematiche (ad esempio Telecom dedicò una serie di schede ai fiori), quelle pubblicitarie (spesso a tiratura limitata) e le carte di impegno sociale (che al posto delle pubblicità sfoggiavano temi di interesse sociale come le campagne contro l’illegalità e simili).
Molti hanno iniziato a collezionare le schede già negli anni ’90, tant’è che la stessa Telecom Italia aveva creato un servizio di collezionismo, chiuso poi nel 2009. Oggi i collezionisti si rivolgono ad internet per le loro ricerche. Chi ha ancora una scheda telefonica in casa, soprattutto se conservata in ottimo stato o addirittura inutilizzata, potrebbe avere tra le mani un piccolo tesoro: le prime schede telefoniche gialle e azzurre, stampate tra il 1977 e il 1988, possono valere tra i 550 e i 400 euro se nuove o in ottimo stato di conservazione.
Le più ‘remunerative’ sono quelle della ‘Serie turistica’: solo le cinque schede prova iniziali valgono in totale 6.700 euro. Molto cercate anche le schede con la pubblicità delle Pagine Gialle del 1990, dato che ne furono stampate soltanto 12. Il fortunato che le possiede tutte potrebbe avere un gruzzolo tra i 2.365 (nuove) e i 1.395 euro (usate).