Una nuova possibile minaccia potrebbe mettere in serio pericolo la salute degli uomini: tutto parte da un’influenza negli uccelli.
A quanto pare non esiste tregua per noi esseri umani e il pericolo sembra essere dietro l’angolo. Una recente notizia sta facendo il giro di tutto il mondo ed è possibile che la nostra salute sia ancora a rischio. Nonostante gli anni di Covid in cui abbiamo avuto a che fare, con diverse varianti, la situazione sembra stare per precipitare di nuovo.
Una nuova minaccia potrebbe mettere a rischio prima la salute degli animali e poi, forse, quella dell’uomo. Stiamo parlando di una particolare tipologia di influenza totalmente differente rispetto a quella a cui siamo solito scontrarci. Infatti, non facciamo riferimento a una banale influenza di stagione, che si riscontra tra un cambio e un altro di temperatura, ma di qualcosa di più grosso.
Iniziamo col dire che il luogo da cui arriva un simile campanello di allarme è lo Stato del Brasile. Infatti, è proprio lo stesso ad annunciare una nuova emergenza sanitaria di tipo precauzionale, il che vuol dire che la durata è pari a sei mesi. Se il Brasile è arrivato a questo primo annuncio è perché sono stati trovati dei casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici che volano sui cieli del Paese.
Per essere ancora più precisi, il Brasile ci fa sapere che nei giorni precedenti all’annuncio sono stati riscontrati ben otto casi del genere. Alla luce di quanto detto, il governo del Paese deve fare assolutamente qualcosa per evitare che la situazioni peggiori e che arrivi a danneggiare anche gli esseri umani. Per questo motivo è necessario pensare a delle nuove misure precauzionali da mettere subito in pratica.
Possiamo dare, inoltre, una sorta di identikit abbozzato di questa uova influenza: la stessa ha come base il virus H5N1 il quale risulta essere molto infettivo. La prima cosa da fare è quella di evitare cosa è successo col Coronavirus, ovvero che gli animali di cui l’uomo si ciba non vengano tutelati da una simile infezione. Infatti, si dovrebbe partire proprio dagli allevamenti di pollame che dovranno essere costantemente tenuti sotto controllo.
Per quanto la cosa possa sembrarci lontana, non dimentichiamo che il Brasile è il principale esportatore di carne di pollo. Dunque, questo vuol dire che c’è stata la possibilità di aver mangiato, almeno una volta nella propria vita, del pollo che proveniva dal Paese. Inoltre, è possibile che, per evitare il peggio, vengano abbattuti un bel numero di uccelli, a cui, poi, seguiranno delle restrizioni.
Ma le preoccupazioni non finiscono di certo qui dato che in alcuni paesi europei, e non solo, è stato riscontrato il virus H5N1/HPAI non solo negli uccelli, ma anche in altri mammiferi come i visoni. Al momento, sembra che l’uomo non rischi, tuttavia, per evitare una situazione analoga a quella del Covid 19 è bene azionarsi subito!
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