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INPS: arriva la clamorosa pensione a 62 anni ma devi sbrigarti

La legge di bilancio del 2024 offre alle persone di godere della pensione anticipata a 62 anni: ecco come ottenerla e quali sono i requisiti.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, in legge n. 213 del 2023, i criteri per andare in pensione si sono fatti più severi, tuttavia c’è ancora un modo per poterla richiedere e usufruirne già a 62 anni.

Pensioni: le novità in legge di bilancio 2024
L’ultimo treno della pensione, a 62 anni nel 2024- (Gentechevainmontagna.it)

Occorre ricordare che per la pensione di vecchiaia resta il requisito anagrafico di 67 anni. Al contempo, occorre aver maturato 20 anni di contributi. Invece, la pensione anticipata flessibile, definita anche quota 103, si può richiedere già al compimento dei 62 anni, se ovviamente si rispettano determinati criteri. Di seguito, scopriamo come fare per richiederla.

Quota 103: ecco come andare in pensione a soli 62 anni

Nel 2024, grazie alla Quota 103, resta invariata la possibilità per alcuni di andare in pensione a 62 anni. Tale norma dà il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un versamento contributivo minimo di 41 anni. Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, il governo è intenzionato a far salire presto il numero anagrafico a 63 anni. Per questo, per chiunque abbia raggiunto l’età minima di 62 anni, il 2024 potrebbe essere l’ultimo anno utile.

Quota 103: ecco come andare in pensione a soli 62 anni
Inps, pensione anticipata 2024: quali sono le regole per andare in pensione a 62 anni- (Gentechevainmontagna.it)

La pensione anticipata flessibile, prorogata fino al 31 dicembre 2024, prevede un cambiamento più rilevante rappresentato dall’importo della pensione. Chi matura il diritto nel 2024, avrà l’intero assegno calcolato con il sistema contributivo.

Al contrario, negli anni precedenti, la pensione veniva calcolata con il sistema misto. Inoltre, si specifica che l’importo massimo della pensione così calcolata non potrà eccedere il valore pari a quattro volte il trattamento minimo Inps per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe (2.394€ lordi al mese).

Sino allo scorso anno il limite era cinque volte il trattamento minimo Inps (cioè 2.839€ al mese). Inoltre, la prestazione decorre da tre a sette mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e da sei a nove mesi per i lavoratori dipendenti del pubblico impiego.

Schematicamente, dunque i requisiti non cambiano (62 anni di età e 41 anni di contributi), ma il 2024 potrebbe essere l’ultimo anno nel quale godere di questo diritto. La pensione anticipata si conferma solo per le categorie già previste nel 2023 anche alle donne con 61 anni senza figli; 60 anni per le donne con 1 figlio; 59 anni per le donne con 2 o più figli.

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