INPS e Governo stravolgono le pensioni: si esce prima e con assegno maggiorato

Non tutti i lavoratori sono a conoscenza del fatto che possono andare prima in pensione e con un assegno maggiorato. I dettagli.

In Italia, ci sono attualmente quasi 18 milioni di pensionati. Si tratta di persone che, dopo decenni di duro lavoro, di sveglie puntate sempre allo stesso orario e di mezzi pubblici presi, si godono finalmente il tanto atteso riposo. Nel nostro Paese, il settore previdenziale è molto complesso e spesso le norme variano a seconda dei governi che si succedono.

Pensione anticipata
Pensione maggiorata se si usufruisce di questa legge- (Gentechevainmontagna.it)

Attualmente, e da quasi vent’anni, vige il sistema contributivo che si basa sui contributi versati dai lavoratori durante gli anni lavorativi. Ad oggi, si raggiunge la pensione di vecchiaia a 67 anni e con 20 anni di contributi maturati ma, ovviamente, ci sono anche modi per lasciare prima il mondo del lavoro.

Pensioni: in questo modo si va in anticipo e con un assegno maggiore

Non tutti i lavoratori italiani conoscono la riforma Dini, una legge che ha rivoluzionato il sistema pensionistico italiano. Tale riforma, nasconde un vantaggio particolarmente interessante per le mamme lavoratrici: si tratta di un bonus speciale che permette di ottenere una pensione più alta e andare in pensione prima.

Modo per andare prima in pensione
Pensione anticipata se si usufruisce di questa legge- (Gentechevainmontagna.it)

La riforma Dini, prevede un incentivo per le donne che hanno avuto figli e che hanno iniziato a lavorare dopo il 1995. Questo incentivo, consiste nell’applicazione di un coefficiente di trasformazione più alto nel calcolo della pensione. In pratica, questo significa che potrai ricevere una pensione più alta rispetto a quanto ti aspetteresti, in base alla tua età.

Il calcolo della pensione si basa su un montante contributivo, che viene moltiplicato per un coefficiente di trasformazione. Questo coefficiente varia in base all’età e, nel caso delle mamme, anche in base al numero di figli. Più figli hai, maggiore sarà il coefficiente e quindi la tua pensione.

Facendo un esempio pratico, prendiamo in considerazione una donna con 300.000 euro di contributi. Se andasse in pensione a 67 anni, senza il bonus, avrebbe una pensione di circa 17.169 euro all’anno. Ma se ha avuto tre figli, può utilizzare un coefficiente più alto e ottenere una pensione di circa 18.462 euro all’anno, cioè quasi 1.300 euro in più.

Oltre ad aumentare l’importo della pensione, questo bonus può anche consentire di andare in pensione prima. Le mamme, con almeno tre figli, possono andare in pensione a 66 anni invece che a 67. Questo bonus, pur essendo previsto dalla legge, è spesso poco conosciuto e quindi poco utilizzato. Molte donne non sono a conoscenza di questa possibilità e rinunciano così a un diritto acquisito.

Il bonus per le mamme, previsto dalla riforma Dini, è un’opportunità da non perdere. Le interessate, per verificare se hanno diritto a questo vantaggio, possono rivolgersi ad un patronato o a un consulente del lavoro. In questo modo, potranno verificare la loro posizione e compilare la domanda necessaria.

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