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INPS: questi pensionati devono restituire gli assegni percepiti, stangata per errore di conteggio

Alcuni pensionati dovranno restituire degli assegni all’INPS: è una situazione inevitabile. Che cosa è successo di preciso?

Raggiungere la pensione di anzianità è una vera e propria impresa in Italia. Richiede 67 anni di età e 20 anni di contributi. Questi requisiti sono molto difficili da soddisfare al giorno d’oggi. Ma quando un contribuente italiano ci riesce, certamente ha diritto alla pensione di anzianità. Così facendo può riposarsi senza dover pensare a nulla. Tuttavia esiste una alternativa a questa misura dell’INPS.

Pensionati dovranno restituire assegni all'INPS
Assegni percepiti dall’INPS: si dovranno restituire adesso – (Gentechevainmontagna.it)

Stiamo parlando della pensione anticipata. E’ un trattamento speciale e riservato ad alcuni lavoratori. Possono interrompere la loro attività lavorativa in anticipo. Così facendo raggiungono l’età pensionabile ancora prima dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi versati. Molte persone ne fanno uso dal momento che i requisiti sono più semplici da rispettare. Ma ora questi soggetti italiani non avranno nulla da festeggiare.

INPS, i pensionati italiani dovranno restituire degli assegni: quello che devi sapere

Di recente l’INPS ha tirato in mezzo coloro che hanno ottenuto la pensione in anticipo. In particolar modo si sono concentrati sul divieto di cumulo di redditi da lavoro con l’assegno pensionistico. Se questa situazione si verifica più volte, avviene una violazione dei diritti concessi dall’ente previdenziale. Infatti alcuni contribuenti italiani potrebbero essersi dimenticati alcune regole fondamentali.

Pensionati dovranno restituire assegni all'INPS
Questi pensionati dovranno restituire assegni all’INPS: cosa sta succedendo – (Gentechevainmontagna.it)

Noi sappiamo che per accedere alla pensione anticipata bisogna soddisfare ben due requisiti. Il primo consiste nell’avere 63 anni di età e 20 anni di contributi effettivi. L’importo della pensione anticipata non deve essere inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale attuale. E dato che è soggetto a rivalutazioni continue, bisogna tenersi aggiornati sul suo valore ogni volta. Ecco perché è consigliato non trascurare le novità al riguardo. Infine c’è il secondo requisito fondamentale da non dimenticare mai e poi mai.

Si tratta del divieto di cumulo di redditi. Non si possono cumulare altri redditi da lavoro con l’assegno che viene percepisco. In questo caso c’è il rischio che l’assegno pensionistico venga sospeso. Inoltre il contribuente italiano dovrà restituire le somme indebite percepite. Sottovalutare questa regola potrebbe diventare un errore molto grave: prestate attenzione alle normative. Per fortuna non ci sono altre notizie da conoscere al riguardo. L’INPS tiene d’occhio i contribuenti italiani per evitare che ci siano falle del sistema. Proprio come quella di cui vi abbiamo appena parlato.

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