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Invalidità, allarme: arriva il taglio del 25% o 50%, normativa attuale

Allarme per i beneficiari dell’assegno di invalidità, che rischiano di trovarselo ridotto. Ecco quali sono i casi e a cosa fare attenzione.

L’assegno di invalidità è una misura di cui beneficiano tanti italiani affetti da patologie che causano una condizione di invalidità. Questo assegno mensile viene erogato dall’INPS alle categorie con una capacità lavorativa ridotta del 74%. In alcuni casi, come l’invalidità totale, si può erogare anche se il soggetto lavora, tuttavia tanti sono in allarme per la riduzione degli assegni.

Arriva il taglio del 25% o 50%, normativa attuale sull'invalidità
Assegno di invalidità, arriva il taglio del 25% o del 50% – (gentechevainmontagna.it)

Se percepisci l’assegno di invalidità (o pensione) devi fare attenzione perché è possibile subire una riduzione importante dell’importo mensile erogato dall’INPS. Questo sta mettendo in allarme molti beneficiari disabili del sussidio, dopo la rimodulazione degli importi dei propri redditi nell’anno 2024. Ci sono alcune cose che devi sapere per evitare la riduzione anche della metà del tuo assegno mensile. Ciò può avvenire anche senza comunicazione dall’Istituto di previdenza.

L’assegno di invalidità si riduce: ecco a cosa fare attenzione

Diverse persone si sono viste ridurre l’assegno di invalidità senza alcuna comunicazione da parte dell’INPS. Questo avviene però per alcuni motivi ed è bene che tu li conosca, per evitare di ritrovarti con l’assegno dimezzato. L’assegno ordinario di invalidità, che è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa, può essere infatti ridotto per alcuni motivi. Diventa molto importante conoscerli per evitare un’eventuale decurtazione.

Invalidità civile e assegno ridotto: ecco i casi
Perché l’Assegno di invalidità civile è stato dimezzato – (gentechevainmontagna.it)

Anche l’assegno ordinario di invalidità, purché permanente, è sottoposto a riduzione in relazione al reddito percepito. Per percepire il sussidio bisogna avere un reddito basso e quando la condizione economica del beneficiario migliora, l’assegno è sottoposto ad una riduzione che può anche essere della metà. Per i redditi compresi tra 31.127,72 euro e 38.909,65 euro, c’è una riduzione dell’assegno del 25%. Quando questa soglia supera i 38.909,65 euro, invece, l’importo viene dimezzato al 50%.

I limiti di reddito vengono aggiornati ogni anno e qui si fa riferimento a quelli del 2024, ovvero a partire dal 1° gennaio. Per avere la pensione di invalidità bisogna prestare attenzione al reddito annuale, per evitare la decurtazione del 25% o del 50%. Se nonostante tale decurtazione la prestazione ha un importo superiore al trattamento minimo, che nel 2024 è di 598,61 euro mensili, viene applicato un secondo taglio che varia in base al reddito del beneficiario.

Il taglio cambia anche in base al tipo di lavoro, se autonomo o se dipendente. Per gli autonomi viene trattenuto il 30% della quota eccedente il trattamento minimo, ma non oltre il 30% del reddito. Per i dipendenti viene trattenuto il 50% della quota di assegno eccedente il trattamento minimo, entro l’importo dei redditi da lavoro che vengono percepiti.

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